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    Marotta: 'Amarezza per l'addio alla Juve, ma ora rilancio l'Inter'. Nedved: 'Gli voglio bene, ma mi ha fatto male'

    Marotta: 'Amarezza per l'addio alla Juve, ma ora rilancio l'Inter'. Nedved: 'Gli voglio bene, ma mi ha fatto male'

    Questa sera a Torino va in scena la cerimonia di assegnazione del Golden Boy, il premio che va al miglior calciatore Under 21 d'Europa e per quest'anno è stato vinto da Matthjis de Ligt. Tanti i volti noti del mondo del calcio che partecipano alla serata, organizzata da Tuttosport. Tra loro anche Pavel Nedved e Beppe Marotta che, dopo le polemiche dei giorni scorsi e la frase del vicepresidente della Juventus ("Marotta forse non è mai stato juventino") si sono salutati con un abbraccio e una breve chiacchierata.

    PARLA NEDVED - Nedved ha poi parlato dal palco: "Le mie parole potevano sembrare un attacco, ma non è così. Io voglio bene a Beppe, è stato un maestro per noi e con lui abbiamo vissuto anni importanti. Io sono rimasto male perché è andato dal nostro diretto avversario, sapete che è un grandissimo rivale per noi e sicuramente con lui si sono rafforzati. Questo mi ha fatto un po' male".

    PARLA MAROTTA - Anche Marotta ha preso parola: "Addio alla Juve? Il calcio è fatto anche di queste dinamiche, ma è normale ci sia un po' di amarezza. Si è chiusa un'esperienza e si apre un nuovo capitolo, diventiamo nemici calcisticamente, ma con Pavel, Fabio e il presidente abbiamo vissuto cose belle insieme. Ora devo rilanciare una squadra che non ha avuto grandi risultati. Inter rivale della Juve? Giusto trovare un partner, se no vince sempre la Juve".

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