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  • Mihajlovic: Milan o Lazio, con Tonelli e Immobile ma senza Biglia e Candreva

    Mihajlovic: Milan o Lazio, con Tonelli e Immobile ma senza Biglia e Candreva

    Paradosso Mihajlovic: tenersi il Milan o regalarsi la Lazio. La Gazzetta dello Sport presenta il posticipo di domenica sera a San Siro come la sfida tra due allenatori in bilico. Vincere contro il suo passato potrebbe non bastare a Sinisa per restare in rossonero, ma lo avvicinerebbe ai biancocelesti. 

    PUNTO MILAN - I rossoneri hanno una classifica e una posizione migliore rispetto alla scorsa stagione, ma i progressi non sono stati in linea con l'ingente spesa sul mercato estivo (quasi 90 milioni) e le aspettative del presidente Silvio Berlusconi. Che torna a farsi sentire: "Il futuro di Mihajlovic è legato ai risultati. Lo valuteremo a fine stagione anche sulla base del funzionamento complessivo della squadra, per il momento lasciamolo lavorare in serenità". E' vero che la finale di Coppa Italia è un punto a favore, ma il cammino per raggiungerla è stato talmente agevole da non generare particolari complimenti. Il Milan non può perdere perché in un colpo solo rischierebbe di trovarsi il Sassuolo a -1 e la Lazio a -4: la difesa del sesto posto (che in caso di vittoria della Juve in Coppa Italia regalerebbe un posto in Europa League) passa attraverso la gara di domani. Alla fine della stagione rossonera mancano 10 partite: 9 in campionato e la finale di Coppa Italia. Detto che in questo momento il futuro di Mihajlovic sulla panchina rossonera è pesantemente in bilico, il tecnico può ancora provare a giocarsi le sue carte. Il calendario lo aiuta. La Lazio è in crisi, dopo la sosta ci sarà la trasferta a Bergamo che servirà a prendere slancio per la sfida interna con la Juve. E poi un finale in discesa (Sampdoria, Carpi, Verona, Frosinone, Bologna) prima della difficile ultima giornata in casa con la Roma. 

    RIVOLUZIONE LAZIO - La famiglia di Mihajlovic vive a Roma e ogni giorno che passa sono sempre più insistenti le voci di un suo approdo sulla panchina della Lazio, dove solo una vittoria contro il Milan riaprirebbe uno spiraglio per la qualificazione all'Europa League. In ogni caso tira aria di rivoluzione. Pioli andrà via, forse già domenica: se perderà male, è pronto Simone Inzaghi dalla Primavera. L'alternativa a Mihajlovic è una ipotesi di segno opposto perché porta ad un emergente: il tecnico del Crotone, Juric. Sul mercato sono in partenza Biglia e Candreva: in Italia li seguono Inter e Milan, ma i due hanno estimatori pure all'estero. Poi bisognerà fare una profonda riflessione sui due giovani gioielli, Keita e Felipe Anderson: basare su di loro la rifondazione o venderli? Non saranno confermati i giocatori in scadenza di contratto: Klose, Mauri, Konko e Braafheid. In uscita anche Matri (non sarà riscattato dal Milan) e Djordjevic. Partirà Berisha, come vice Marchetti arriva il portiere croato Vargic. In difesa piace Tonelli (Empoli) e per l'attacco si punta su Immobile, attualmente in prestito al Torino dal Siviglia. 
     


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