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  • Milan, 4 rinnovi: Galliani 'punge' Ibra

    Milan, 4 rinnovi: Galliani 'punge' Ibra

    Quest'anno, nonostante i numerosi infortuni, lo staff medico del Milan pensava di essere riuscito almeno a curare il mal di pancia di Ibrahimovic e invece no. Non siamo ancora ai livelli di tre anni fa che portarono al suo addio all'Inter, ma le dichiarazioni dell'attaccante svedese dopo il brutto ko nel derby di domenica sera ("Sono abituato a vincere, mi avevano promesso una grande squadra") risuonano come un primo campanello d'allarme da non sottovalutare.
     
    A parole Galliani lo ha già rassicurato sulle ambizioni del club rossonero: basterà? Ibra vuole vedere i fatti, ma gli arrivi di altri grandi giocatori vengono di fatto frenati dalla politica al risparmio della proprietà. Le parole del presidente Berlusconi ("Non è il momento di spendere") non lasciano spazio a troppe interpretazioni. In ogni caso, per ripianare il bilancio, la società esclude di effettuare cessioni eccellenti durante il prossimo mercato estivo. La strada imboccata è quella di abbassare il monte ingaggi, attualmente il più alto d'Italia con un totale di 160 milioni di euro all'anno per gli stipendi dei calciatori.

     
    Dei dieci elementi in scadenza di contratto, ad oggi solo Ambrosini e Gattuso sembrano certi di restare. Seedorf, Inzaghi, Roma e Zambrotta sono destinati all'addio. Per il resto dovrebbero restare altri due giocatori: con Nesta intenzionato a chiudere la carriera negli Stati Uniti e Van Bommel dato di ritorno in patria al PSV Enidhoven, i rossoneri dovrebbero offrire un rinnovo al ribasso a Yepes e Flamini.
     
    Tornando a Ibrahimovic, oltre a rassicurarlo, Galliani gli ha anche tirato le orecchie. Va bene essere in buoni rapporti, ma in casa Milan vige un comandamento sul rispetto dei ruoli: i giocatori devono pensare solo a giocare e l'allenatore ad allenare, mentre per il resto ci sono i dirigenti. Capito Zlatan? Magari questa 'puntura' ti farà passare il mal di pancia...


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