La tentazione di vendere Thiago Silva e la necessità di mantenere il gioiello brasiliano in squadra. Le due anime di questo Milan sono racchiuse tutte qui; tanti gli interpreti e i contentendi per il difensore rossonero, ma alla ribalta ci sono soprattutto due figure: Massimiliano Allegri e Silvio Berlusconi, con Adriano Galliani a far da collante tra la testa e i piedi di questa corazzata che stenta a trovare intesa sul calciomercato.

Ancora è presto, ci mancherebbe. Siamo appena al 4 di giugno e il mercato chiuderà soltanto alle ore 19 del 31 agosto. Ma la volontà di Allegri di non privarsi, in questa sessione di calciomercato, del suo astro è ovvia: "Sono convinto che Thiago Silva rimarrà - le parole del tecnico livornese di ieri - è di tre spanne il difensore più forte d'Europa e perderlo sarebbe gravissimo". La bomba è innescata: Allegri vuole tenere Thiago Silva. Berlusconi in questa sessione di calciomercato mette davanti le ragioni di cassa. In mezzo Adriano Galliani, che cerca di resistere alle tentazioni e ai soldi del Manchester City ora, del Barcellona poi: "Il presidente Berlusconi ha l’ambizione e la voglia di vedere il Milan a grandi livelli", aveva concluso Allegri.

Il tecnico, in sintesi, mette alle strette il suo presidente: forte di un contratto rinnovato lo scorso gennaio fino al 2014, vuole una squadra competitiva. Punto e basta. Una squadra che non può prescindere da Thiago Silva: "Il Presidente Berlusconi è impegnato a tenere il Milan ai massimi livelli: è un esteta e farà di tutto per tenere Thiago al Milan". Chissà cosa ne penserà Re Silvio, alle prese con un calciomercato sempre più povero di denari e con cash sonante (tanto...) che potrebbe entrare nelle casse rossonere. Casse che anche quest'anno ha dovuto rimpinguare con quasi 70 milioni di euro.