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  • Milan: Bojan sottotono, ma è il futuro

    Milan: Bojan sottotono, ma è il futuro

    • Paolo Frascarolo

    Sono spesso i grandi nomi a infuocare il calciomercato di gennaio. Il concetto di mercato di "riparazione" è molte volte ostracizzato dalla speranza di molti tifosi affinchè la propria squadra riesca a portare a termine quel grande acquisto che permetta di compiere il salto di qualità.
    In una piazza, come quella rossonera, speranzosa e vogliosa di tornare a vincere, gli animi si accendono e sperano di poter vedere tra le proprie file a partire da febbraio un grande nome: Balotelli, Sneijder etc.

    Nomi che Galliani e Berlusconi hanno fatto intendere molto difficili. Ecco allora che emerge quella che è la linea guida di questo anno di transizione rossonero: ripartire da ciò che si ha in casa e dimostrare che, se pur con una rosa di 32-33 giocatori non degna di tale titolo, si è sempre il club più titolato al mondo. Non sorprende allora che la squadra stia risalendo lentamente la classifica, se pur lontana dai sogni di un ipotetico terzo posto. Emerge allora in questo l'obbligo di aggrapparsi a ciò che si ha in casa propria, elementi che fanno ben sperare il tifo rossonero e che possono essere importanti pilastri per ripartire dalla prossima stagione.

    Oltre ai già noti El Shaarawy, De Sciglio e Montolivo, spicca il giovane spagnolo, classe 1990, Bojan Krkic. Arrivato in chiusura di mercato in punta di piedi, dopo una stagione travagliata a Roma, come segno che la società fosse comunque presente nonostante le partenze illustri di Thiago Silva e Ibra, lo spagnolo ha fatto inizialmente fatica a entrare negli schemi di Mister Allegri. Giornata dopo giornata però, il giovane spagnolo è riuscito ad inserirsi nelle tattiche di Massimiliano Allegri, partendo spesso come attaccante esterno sfruttando i suoi accentramenti fino a trovare la sua dimensione come trequartista dietro le due punte.

    Ottime prestazioni che gli sono valse la fiducia di Silvio Berlusconi prima, il quale ha manifestato di apprezzare la sua vivacità in campo, e di Adriano Galliani poi, che ha dichiarato di avere già pronto l'accordo con la squadra catalana per il riscatto. Nonostante ieri nella zona mist del post partita l'allenatore rossonero abbia bacchettato Bojan per la prestazione sottotono "Deve giocare come sa, e non deve strafare", è chiara a tutti la voglia del giocatore di dire la sua e di volersi ritagliare in rossonero uno spazio importante. Uno spazio che, visto la giovane età dell'attaccante, permetterebbe di aggiungere un efficace tassello alla politica di rifondazione del Club di Via Turati.

    La prova di ieri sera contro la Reggina non ha permesso alla punta di esprimere il suo potenziale a causa del terreno pesante e non in condizione: spesso Bojan ha cercato la giocata di classe non andata a buone fine.

    Ma la sua classe è visibile a tutti. Attualmente l'attaccante è chiuso dalla scelta del tecnico toscano di affiancare Boateng e Robinho ad El Shaarawy, ma la strada che porta a giugno è ancora lunga, e il vivace folletto ha tutte le carte per imporsi, soprattutto se lo scacchiere delle punte rossonere prevedesse una partenza illustre.


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