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  • Milan, difesa fragile: a gennaio i cinesi..

    Milan, difesa fragile: a gennaio i cinesi..

    • Federico Albrizio
    Si è chiusa la finestra estiva del mercato, per il Milan è ora di tornare a pensare al campo e soprattutto alla difesa, vera nota dolente di quest'estate rossonera: tra le prime richieste fatte a luglio da Montella c'era proprio un centrale di livello per puntellare la retroguardia, un desiderio mai accontentato. Non basta infatti l'arrivo di Gustavo Gomez, giocatore giovane e certo da valutare nel tempo ma con caratteristiche nettamente diverse rispetto a quelle che servivano al tecnico, e i numeri confermano questa tesi: 6 gol subiti nelle prime due giornate di campionato, la difesa più battuta della Serie A assieme all'Atalanta, il Milan mai aveva fatto così male a inizio stagione se non nel 1983/84. Urgono rimedi immediati dunque in attesa che a gennaio, salvo imprevisti nella cessione della società, i cinesi immettano capitali freschi per il mercato.

    SVINCOLATI POCO APPETIBILI - Si è chiusa la sessione estiva, ma il mercato non finisce mai: ancora possibile infatti lavorare sui giocatori svincolati, tanti i professionisti ancora a caccia di squadra e disposti ad accettare contratti anche alla portata del risicato budget attuale del Milan. I nomi sul mercato però non sono molto appetibili: dagli ex Alex, Mexes e Oniewu fino a Diakité, Ciani e Fideleff, nessuno considerato un rinforzo effettivo per la rosa di Montella. L'unico dubbio riguarda Martin Caceres: l'ex Juventus con il suo mix di esperienza, personalità e atletismo può essere una soluzione e come è noto è un profilo ben visto dalla nuova proprietà (Nicholas Gancikoff spingeva molto per il suo arrivo). Non mancano però i dubbi anche sull'uruguaiano: in primis la tenuta fisica, visto il lungo stop per l'infortunio al tendine d'Achille; poi gli imponenti costi, tra ingaggio elevato e pretese considerevoli dell'agente per le commissioni; infine anche questioni extra-calcistiche, non convince la condotta fuori dal campo di Caceres.

    MONTELLA METTE UNA PEZZA - Temporaneamente dunque tocca a Montella mettere una pezza e cercare di arginare il problema, già a partire dalla sfida con l'Udinese alla ripresa. In attesa di ritrovare l'infortunato Zapata (tra ottobre e novembre), il tecnico recupera Paletta contro i friulani ma ha bisogno soprattutto di dare più copertura alla retroguardia, spesso in balia delle incursioni avversarie: per questo Montella si affiderà con ogni probabilità a un centrocampo più coperto con un altro interprete in più rispetto alla gara di Napoli e Bonaventura avanzato nel tridente per sostituire lo squalificato Niang. Potrebbe non bastare, ma è un inizio in attesa di trovare il giusto equilibrio tra il gioco offensivo e brillante che vuole l'Aeroplanino e la necessità di blindare la difesa.

    A GENNAIO TOCCA AI CINESI: I NOMI - Il vero banco di prova sarà però il mercato di gennaio, quando forti dei soldi portati dalla nuova proprietà il Milan darà massima priorità a un difensore centrale tornando su profili che sono già stati seguiti da molto vicino nelle ultime settimane: nonostante il probabile cambio di management infatti Mateo Musacchio e Rodrigo Caio restano al momento i due nomi più caldi anche per la prossima finestra di mercato. L'argentino, che piace molto a Montella, è quello più costoso ma anche più rapido da ottenere: l'intesa con il suo entourage per l'ingaggio c'è già, la trattativa con il Villarreal non è andata a buon fine non per il mancato raggiungimento di un accordo sulla valutazione del giocatore (20-25 milioni di euro) quanto per la mancanza di fondi dei rossoneri. Saranno utili però questi tre mesi per valutare le effettive condizioni di Musacchio, che a causa della frattura del perone subita l'anno scorso ha vissuto due stagioni complicate e caratterizzate da tanti postumi all'infortunio. Discorso diverso per Rodrigo Caio, che nelle ultime ore del mercato sembrava essersi avvicinato al Napoli: la mancata chiusura da parte degli azzurri riapre spiragli importanti per il Milan che tiene vivi i contatti con l'entourage del giocatore e con il San Paolo, la cui richiesta oscilla tra i 10 e i 15 milioni di euro, e proverà nei prossimi mesi ad avvantaggiarsi anche sulle altre rivali (Siviglia e Schalke 04). Lo sfogo di Montella e il malumore dei tifosi non sono passati inosservati e i numeri horror rilanciano la questione: la difesa sarà in ogni caso la priorità del Milan nel prossimo mercato, nella speranza che i soldi cinesi permettano di arrivare a veri rinforzi e che non sia troppo tardi per mettere i rossoneri sui giusti binari per tornare in Europa.

    Twitter: @Albri_Fede90

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