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    Milan, domani CdA sul 'caso Uefa': 43 milioni entro giugno, rifinanziamento in alto mare. Fassone chiama Fininvest

    Milan, domani CdA sul 'caso Uefa': 43 milioni entro giugno, rifinanziamento in alto mare. Fassone chiama Fininvest

    Sarà domani il consiglio di amministrazione del Milan che, probabilmente, discuterà anche della “stangata” arrivata a sorpresa da parte dell’Uefa: un board già fissato da tempo per esaminare i conti trimestrali e i versamenti da parte di Yonghong Li, ma che ora potrebbe assumere un’importanza differente alla luce dell’intervento dell’organismo calcistico europeo. Il problema è che il club è entrato in una fase di stallo da cui è difficile uscire: colpa non tanto dei conti del club in sé, ma piuttosto dell’architettura dell’operazione con la quale il proprietario cinese del Milan, ha acquistato la società rossonera.

    L’Uefa è scettica sul rifinanziamento, non tanto a causa del debito sul Milan, quanto piuttosto per quello che grava anche sul veicolo a monte, cioè la Rossoneri Sport. Non hanno avuto un peso indifferente pure le incertezze sulle disponibilità economiche di Mr Li e i dubbi sulla sua figura di imprenditore, sollevati da più parti.

    Ora cosa potrebbe dunque succedere? L’Ad Marco Fassone ha più volte fatto capire di ritenere Fininvest responsabile delle perdite precedenti all’ingresso del nuovo azionista e quindi è possibile che si entri in una fase di discussione con il Biscione.

    Sul fronte più finanziario la serie di notizie negative di questi mesi (per ultimo lo stop dell’Uefa, con possibile esclusione dalle Coppe, ma anche un’indagine della Procura di Milano volta a capire l’origine di parte dei versamenti necessari a comprare il club nell’aprile dello scorso anno) sembra aver messo in stand-by le trattative con i fondi per un rifinanziamento di quanto dovuto ad Elliott (303 milioni complessivi che lievitano a circa 400 milioni se si considerano gli interessi). Sembra difficile trovare fondi hedge interessati a una cartolarizzazione da 500 milioni in queste condizioni. Le discussioni su quest’ultimo fronte sembrano così per ora in alto mare.

    C’è da dire che Mr Li è chiamato entro giugno a versare altri 43 milioni di euro, come parte restante della ricapitalizzazione da 60 milioni: la scadenza per la prima rata (da 10 milioni) sarebbe stata negli scorsi giorni ma i soldi non sarebbero arrivati, tranne una piccola parte. Secondo i rumors, i soldi starebbero arrivando con numerosi bonifici, separati, inviati dall’imprenditore cinese, anche se in ritardo rispetto alle scadenze: un copione già visto nei mesi scorsi. Comunque la parte più corposa dell’aumento dovrà arrivare entro fine giugno e il Milan al momento non ha problemi immediati di liquidità.

    Intanto continuano i rumors sull’ingresso di un investitore che affianchi Mr Li in Rossoneri Sport. Alcune banche, come Goldman Sachs, starebbero cercando una soluzione, ma l’operazione è molto complessa. Ovvio che la “stangata” dell’Uefa potrebbe accelerare l’ingresso di Elliott sulla scena, prima della scadenza di ottobre.


    Di Carlo Festa per il Sole 24 Ore

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