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  • Milan-Donnarumma, ecco i veri motivi dietro al 'no' di Raiola

    Milan-Donnarumma, ecco i veri motivi dietro al 'no' di Raiola

    • Daniele Longo
    Sono passate quasi 48 ore, ma la rottura tra Gigio Donnarumma e il Milan è una ferita che continua a far male ai tifosi rossoneri. Che da giorni cercano le risposte a un mancato rinnovo del contratto in scadenza 2018. Una situazione che temevano, ma in fondo al cuore speravano potesse non verificarsi. E invece, dopo poco più di mezzora di vertice a casa Milan tra Marco Fassone, Mino Raiola e i suoi collaboratori, si è arrivati al 'no' definitivo dell'entourage del portiere classe '99.

    NODO CLAUSOLA - Ma cosa ha portato a questa frattura? Una richiesta di Raiola su tutte: l'inserimento di una clausola rescissoria. Una misura che l'agente italo-olandese voleva prendere per cautelarsi, dubbioso - nonostante i progetti illustratigli da Fassone e i primi colpi di questo mercato - delle ambizioni della nuova proprietà cinese del club. Perplessità che Raiola aveva già espresso lo scorso marzo, quando dichiarò: "Ci sono cinesi e cinesi. Quelli di Suning sono seri, quelli del Milan invece stanno facendo figure di m...". Raiola, nel summit di dieci giorni fa a Montecarlo, aveva chiesto una clausola relativamente bassa, sui 40-50 milioni di euro, che garantisse a Donnarumma una via d'uscita in caso di impegni non rispettati sul piano degli investimenti nei prossimi anni. La posizione del Milan - dal no secco del primo momento - era andata via via ammorbidendosi, arrivando negli ultimi momenti del faccia a faccia di giovedì ad accettarla, ma su ben altre cifre, intorno ai 100 milioni. Ma ormai era troppo tardi.

    LA ROTTURA - Al momento dell'arrivo in via Aldo Rossi, infatti, Raiola aveva già preso la sua decisione. Indispettito anche per quanto successo due giorni prima. Non ricevendo nessuna risposta dal procuratore, Massimiliano Mirabelli nel tardo pomeriggio di martedì aveva contattato prima la famiglia di Donnarumma e poi lo stesso portiere, impegnato nel ritiro dell'Under 21 in vista dell'Europeo di categoria. Una mossa che ha messo ulteriore pressione sulle spalle del giocatore e che non è piaciuta affatto al suo entourage. Che ha così deciso di tagliare ogni ponte col Milan e arrivare allo scontro.

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