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    Milan, Gattuso: 'Non abbiamo più alibi. Ecco cosa ha Caldara, su Cutrone...'

    Milan, Gattuso: 'Non abbiamo più alibi. Ecco cosa ha Caldara, su Cutrone...'

    • Daniele Longo inviato a Milanello
    Vietato fallire. Nella trasferta di domani a Empoli, il Milan deve trovare una vittoria che lo possa rilanciare in classifica. Rino Gattuso presenta la sfida in conferenza stampa.  

    SULL'IMPORTANZA DI BONAVENTURA: 'Jack è un giocatore importante, forse se gli mettevamo un cognome brasiliano aveva più valore. Ha il gioco dentro, ha tecnico: gli piaceva giocare avanti, ma da mezzala si butta dentro. Se sta bene, anche a livello di quantità ti da tanto. Sa come gestire la palla, non è un caso che trovi il gol di continuità'.

    SU HIGUAIN: 'Ha un piccolo problema da due giorni, fa un test domani. Ha il flessore che gli da fastidio, una vecchia cicatrice, domani lo valutiamo'.

    SULL'ARRABBIATURA DEL MOMENTO: 'Questi sono momenti in cui la rabbia va messa da parte, serve tranquillità e parlare il meno possibile. E' vero, stiamo lasciando punti per strada, ma il gioco c'è e non è tutto da buttare via. Essere deprimenti non serve a nulla, quando la società parla di obiettivi e di migliorare il 5 e 6 posto sono d'accordo. Io oggi devo trasmettere grande tranquillità, devo migliorare le cose che non vanno bene e che non ci danno continuità. Se andiamo ad analizzare le partite, potevamo vincerle tutte o perderle, questo ti fa capire il filo. Dobbiamo essere più concreti'.

    SUL POST ATALANTA: 'Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, abbiamo spento la luce, è allarmante che in 25 minuti abbiamo subito due tiri in porta. Esprimiamo un buon calcio, il problema è come corriamo, non ci piace fare corse a campo aperto, i nostri difensori arrivano stanchi. Stiamo sempre a rincorrere in campi che non ci piacciono. Dobbiamo giocare anche su caratteristiche che non ci piacciono. Quando non ci sentiamo a nostro agio vengono alla luce le nostre magagne'.

    SULLA MENTALITA': 'C'era un periodo che prendevamo 12 gol su calci piazzati nell'era Ancelotti (2004/2005). Dopo c'è stato un momento in cui facevamo 1 gol e stavamo tutti dietro la linea della palla, in contropiede. Era fatto apposta, noi rompevamo le scatole. Oggi quello che manca è la convinzione, ci viene il braccino e subentra una paura pazzesca di portare il risultato a casa. Prendiamo sempre gol, e le mie squadre ne hanno sempre presi pochi. Dobbiamo migliorare questo aspetto e non fare qualcosa in meno'.

    SUI BLACK-OUT: 'Quando giochi a calcio ti rendi conto dopo, è capitato anche a me di prendere batoste incredibili. Guardate  La Coruna e Istanbul, noi in campionato qualche figuraccia l'abbiamo fatta ai tempi. Quando non abbiamo palla dobbiamo cambiare registro, dobbiamo lottare pallone su pallone, essere più ordinati'.

    SULLA SQUADRA GIOVANE: 'Non possiamo avere alibi, non siamo gli unici giovani. Guardate la Fiorentina, che forse commette gli stessi errori.Stiamo creando tanto, in un campionato come il nostro devi buttarla dentro. Ripeto quello che ho detto l'altro giorno, in questo momento anche sul 2-0 non mi sento tranquillo. Siamo capaci che alla prima occasione può succedere qualcosa, qui dobbiamo migliorare'.

    SU UN MILAN TROPPO PER BENE: 'Quando non abbiamo palla subentra un'altra fare. Ci piaciamo troppo in questo momento. L'anno scorso era difficile imbucarci, quest'anno quando giochiamo bene ci fermiamo. Non saremo mai una squadra che vince tutti i contrasti ma comunque dobbiamo migliorare, dobbiamo essere più organizzati'.

    SUL PUGNO DURO: 'Quando una squadra si allena con grande impegno e professionalità, quando rispetta le regole e sta bene insieme. Calhanoglu ieri ha scritto che siamo una famiglia, questo ti fa capire che ambiente c'è nello spogliatoio. Non mi piace fare le sceneggiate altrimenti non divento più credibile. Se ci sono ragazzi che si comportano male come l'anno scorso con Kalinic intervengo, ma ora non posso dire nulla. Fanno qualsiasi cosa che gli dico, non vedo per quale motivo usare maniere forti, manca un po' di rabbia ma è difficile da spiegare, bisogna capire se ce l'hanno nelle loro caratteristiche. Con la rabbia devi stare attento, se non lo sanno fare rischi di rimanere in dieci e fare solo dei danni'.

    SUL LAVORO DA PSICOLOGO: 'Io non ho studiato da psicologo, io devo toccare con mano quello che vedo tutti i giorni. Parecchi dei miei li conosco bene, adesso devo andare a non farli deprimere. Quello che stiamo facendo non basta, conoscendo Hakan è uno che se sbaglia due passaggi pensa che non va bene niente. Non devono deprimersi ma continuare, insistere, bisogna lavorare su questo'.

    SULLA PARTITA DI DOMANI: 'Sarà una partita molto difficile, l'Empoli sa palleggiare, non cerco una gara perfetta ma una vittoria che ci serve come il pane'.

    SU CUTRONE: 'E' il primo giorno che si allena con la squadra, stamattina ha provato a fare dei cambi di direzione, sono andati bene. Si è allenato con noi e siamo molto contenti, averlo o non averlo cambia'.

    SUL FATTO DI ESSERE UNA GRANDE SQUADRA: 'Oggi non siamo una grande squadra, siamo una squadra che gioca bene ma ha ancora tanti difetti da correggere, abbiamo poco tempo. Quando Leonardo dice che bisogna cambiare la mentalità non ha tutti i torti, forse la mentalità è di giocare meno bene ma di andare a cercare la vittoria anche con ciò che non ci appartiene. Per diventare grande squadra abbiamo bisogno di tutto questo, possiamo diventare una squadra che può dar fastidio a tanti. Abbiamo poco tempo, fare necessità/virtù e dare una lettura veloce, dobbiamo metterci qualcosa in più a livello personale'.

    SULLA MANCANZA DI LEADER: 'Non mi manca un leader, facciamo discorso da bischeri, che non hanno nessuna logica. Se non prendiamo gol all'ultimo minuto contro l'Atalanta ci diamo tutti il cinque, non si fanno discorsi strani. Romagnoli in questo momento è già un bel pezzo avanti, per l'età che ha. Biglia è un leader taciturno, ma quando deve parlare, parla. Higuain ha la leadership, Reina è uno che sembra stare nel nostro spogliatoio da tanto tempo. Le colpe se le prende ogni allenatore di buon senso, sono contento di parecchie cose che questa squadra sta facendo'.

    SUL MOMENTO: 'In questo momento non c'è bisogno né di schiaffoni né di capocciate, dobbiamo solo capire le due fasi di gioco, quando abbiamo palla e lo stiamo facendo bene e quando non abbiamo palla. Sono due fasi, quando non abbiamo palla dobbiamo sentire il brutto odore e cambiare atteggiamento. Dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo fare quando abbiamo palla'.

    SU CALDARA: 'Abbiamo fatto una risonanza, ha un inizio di pubalgia, ma non è proprio quello. Ha una piccola infiammazione al pube, nessuna lesione'.

    SU SUSO: 'Mi è sempre piaciuto come interpretazione delle partite, mi soddisfa, Suso non fa gol ma metterei la firma se facesse due assist a partitA. Lui ha un po' di disagio, ma penso che il gol arriverà. Deve continuare così'.

    SUI PROBLEMI DIFENSIVI: 'La mentalità dell'Atalanta era uguale, cambiavano gli interpreti. Il peso dell'attacco dell'Atalanta è cambiato ed è vero, siamo andati un po' in difficoltà, ma questo non deve cambiare il nostro mondo. L'anno scorso a tratti giocavamo in contropiede, quest'anno vogliamo giocare di più, creare le azioni, ma il problema è che non ragioniamo da squadra in fase di non possesso, se riusciamo a giocare compatti anche su questo aspetto e possiamo migliorare'.
     

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