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  • Milan, Montella: 'Ora pulizia della rosa, Suso stia tranquillo. Kalinic? Ci piace'

    Milan, Montella: 'Ora pulizia della rosa, Suso stia tranquillo. Kalinic? Ci piace'

    • Daniele Longo, inviato a Casa Milan

    La stagione del Milan prende ufficialmente il via, con il raduno previsto per oggi pomeriggio a Milanello. A Casa Milan è tempo di presentazioni e a prendere la parola è Vincenzo Montella per la prima conferenza stagionale.

    MOMENTO DI RIPOSO - "Riposo? Non tanto, i telefoni lavorano sempre".

    NUOVI ACQUISTI - "Amalgama? Sono pieno di entusiasmo, la squadra sta nascendo e si sta completando. Sono arrivati tanti calciatori nuovi di campionati diversi, alcuni giovani altri meno giovani o meglio giovani ed esperti. Comunque da campionati diversi da quello italiano che è difficile, per quanto riguarda la varietà degli aspetti tattici. Mi aspetta tanto lavoro, sono entusiasta. La squadra deve essere ancora completata, devono essere prese decisioni importanti per le uscite. Il nostro obiettivo è arrivare il prima possibile in Champions League e per farlo abbiamo bisogno di superare almeno due squadre tra Roma, Napoli, Lazio, Atalanta e forse, ma tolgo il forse, anche l'Inter: la competitività è molto alta, ci aspetta una stagione difficile e io dalla squadra mi aspetto che ci sia un continuo, lo stesso spirito dell'anno scorso che ci ha emozionato e permesso ai tifosi di riavvicinarsi a questo Milan. Vedo molto entusiasmo e questo mi lusinga, mi dà motivazioni, ma non voglio che la squadra percepisca questo entusiasmo come presunzione perché sarebbe un errore. Bisogna essere ambiziosi ma realisti. Nonostante questo cambiamento vedo una grande voglia di migliorare la squadra da parte della società. Stamattina abbiamo iniziato e vedo grande motivazione, la mia testa è già al campo per il secondo allenamento. Donnarumma? Parleranno Fassone e Mirabelli (ride, ndr)".


    FEELING - "Difficoltà a rinnovare? Ci siamo conosciuti ed ero entusiasta del progetto, c'è stato subito feeling e cresce. Non ho avuto nessun tipo di difficoltà. Ho fatto qualche forzatura per andare in vacanza prima proprio perché non volevo altre tentazioni. Per i nuovi acquisti ci siamo confrontati molto soprattutto con Mirabelli per quello che era il nostro progetto di calcio, per salvare quel che c'era da salvare della squadra. Abbiamo fatto una strategia, poi l'ho fatto lavorare in giro per il mondo e credo che abbia rispettato le indicazioni per il modello di gioco. Io sono un allenatore di campo e voglio restarlo, ma ogni acquisto è stato condiviso e rispecchia le caratteristiche che richiede nel ruolo. Sono tanti, dare un giudizio su ognuno sarebbe lungo ma possono aiutarci. Alcuni devono ancora completarsi come calciatori ma penso che nelle scelte abbia influito moltissimo per la società anche la crescita della squadra in futuro rispetto alla crescita che questi calciatori possono avere".

    REGISTA - "Nuovo acquisto o Montolivo e Locatelli? Stiamo facendo delle valutazioni generali e continue. Oggi non vorrei parlare di mercato perché non me ne occupo".

    CAMBIARE GIOCO - "Mi aspetto che ci sia un modulo di base e uno di variante perché i giocatori sono in evoluzione e per sfruttare meglio le risorse lavoriamo su questo. Lavoriamo sul modulo dell'anno scorso ma potrebbe esserci una variante che non stravolge i principi di gioco".

    JUVENTUS - "Non l'ho citata per caso, ma loro e Napoli sono molto competitivi. La Juve è ancora la squadra da battere".

    PREFERITO - "Sceglierne uno? Non dico di nuovo Niang (ride, ndr). Forse dico Bonaventura".

    DONNARUMMA - "L'incontro con i genitori? Sono andato a mangiare a Castellamare con i miei, non era una visita programmata. Mi sono per casualità sentito col papà di Gigio, che avevo conosciuto a Milanello, e mi ha invitato a prendere un caffè a casa loro. Ho provato a dire che eravamo in venti, mi ha detto di venire lo stesso e io avevo piacere: alla fine siamo andati solo in tre, io, mio padre e mio nipote. Ci siamo conosciuti meglio, mi hanno chiesto delle cose e abbiamo parlato tra amici. Il caffè era molto buono (ride, ndr). Siamo stati fotografati all'uscita e quindi fortunatamente avevo l'auto aziendale, quindi sono stato anche abbastanza fortunato".

    RESPONSABILITA' - "Sinceramente responsabilità ci sono ad allenare il Milan, ma per qualsiasi allenatore galvanizzano e diventano energia, almeno per me. La squadra più forte che ho allenato? Non lo so, devo conoscere i giocatori e dobbiamo diventare squadra. Si diventa vincenti facendo un percorso, alla Fiorentina ho raggiunto tre quarti posti che valevano la Champions e mi auguro che questa squadra abbia l'obiettivo e la possibilità di arrivare in Champions: sarà il campo a dirlo, i giocatori dovranno mettersi a disposizione. Abbiamo voglia di raggiungere gli obiettivi".

    MODULO - "Due punte? Questa squadra ha dimostrato di poter giocare anche con tre, spesso lo abbiamo fatto. E' una delle possibilità, dipende dalle caratteristiche dei giocatori ma sono dinamiche in divenire".

    KALINIC  - "Credo che una squadra possa diventare vincente quando hai in panchina anche giocatori importanti. Non possono giocare tutti sempre, mi auguro di avere questo problema".

    ESUBERI - "L'ambizione dell'allenatore è avere la squadra al completo e ringrazio, ma serve fare anche pulizia in termini numerici, lo dico in maniera affettuosa. Numericamente siamo in sovrapposizione totale, tre terzini sinistri e tre a destra, con tutta la buona volontà del mondo è impensabile che un allenatore possa portare avanti tutti questi calciatori. Penso che loro stessi siano intelligenti per capirlo, cosa sono disposti a fare o non fare rispetto alle possibilità di giocare o meno".

    SQUADRA - "Sono contento di quelli che sono arrivati. Di questi solo Kessie e Borini conoscono il nostro campionato. Non voglio avere e dare alibi, non so quanto ci voglia per diventare squadra, ma dovremo andare veloci".

    SUSO - "Conservare lo spirito è fondamentale, più di qualsiasi giocatore. Suso è stimato da me e dalla società, ha un contratto lungo ma a quanto so la volontà di continuare con lui. Non vedo nessun problema, neanche se fossi nei suoi panni: nutre la mia stima, della società, quindi penso che in questi ottanta giorni la società abbia dovuto fare cose più importanti, cose importanti, penso ci sarà spazio e tempo per pensare anche al suo contratto. Nutre la stima di tutti".

    SPIRITO - "Difficile conservarlo con i cambi in rosa? Credo che chi rimane possa trasmetterlo".

    PRELIMINARE DI CHAMPIONS - "Abbiamo la partita il 27 luglio, che è già importante. Alcuni giocatori non saranno al top della forma. Abbiamo iniziato oggi, farò giocare chi mi darà più garanzie. E' una sfida molto interessante per me. Si sta costruendo una squadra con logica e questo mi piace molto".

    CALHANOGLU - "Calhanoglu trequartista? Mi intriga, è un giocatore di grande talento, lo conoscevo da tempo. E’ uno dei calciatori di cui conosco la storia, ha giocato da esterno, da trequartista, da interno, da centrocampista. Bisogna vedere come si integrerà, può giocare in qualsiasi ruolo, è un giocatore che conosco molto bene".

    KALINIC - “Piace alla parte tecnica e alla società, è un profilo che piace. Valutiamo tante opzioni per i singoli ruoli, è un'opzione. Mi ha fatto piacere che si sia espresso pubblicamente, mi dispiace per la Fiorentina, ma a noi ha fatto piacere. Tutto è stato fatto alla luce del sole, c’è grande rispetto per la Fiorentina, è una possibilità e un calciatore che piace”. 

    ANDRÉ SILVA - “E’ un calciatore di grandissime prospettive, può crescere nonostante sia costato tanto. Si deve ancora completare, è un attaccante moderno che sa fare tutto, deve migliorare in fase realizzata, il mio compito è quello di aiutarlo a migliorare”. 

    RESPONSABILITÀ - "L'importante è che gli obiettivi siano raggiungibili. Sta nascendo una squadra per entrare in Champions League. Siamo una squadra competitiva per il quarto posto. Alibi? Non ce ne sono mai stati, vogliamo un Milan competitivo".


     
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