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  • Mihajlovic, ritorno a Genova decisivo

    Mihajlovic, ritorno a Genova decisivo

    Sinisa Mihajlovic è arrivato al punto di non ritorno: incredibile che la partita decisiva, per lui, arrivi proprio giovedì, nel match di Coppa Italia del Ferraris di Genova contro la Sampdoria, la squadra che gli ha permesso in un certo senso di arrivare ad allenare i rossoneri, grazie alla splendida scorsa stagione. Una partita da dentro o fuori per il Milan e non solo: gli ottavi di Coppa Italia sono diventati uno snodo fondamentale, con il presidente Berlusconi che sarà molto attento nell'osservare la prestazione dei rossoneri contro la squadra di Montella. Il clima attorno alla squadra non è dei migliori: qualora dovesse arrivare una sconfitta, dopo i due pareggi contro le ultime in classifica in campionato, l'addio alla panchina del Diavolo sarebbe quasi inevitabile, nonostante l'imminente impegno in campionato di domenica pomeriggio contro il Frosinone.

    MILAN COME LA VECCHIA SAMP - Servirà innanzitutto un approccio diverso, quello che la sua Sampdoria aveva spesso nella passata stagione: un avvio di partita veemente, in grado di spaventare gli avversari e di portare la squadra in vantaggio. Tutto il contrario di ciò che abbiamo visto contro Carpi e Verona, anche perchè in questo caso un inizio sbagliato comprometterebbe seriamente le possibilità di qualificazione. Ieri sono arrivate anche le parole di sfiducia da parte del presidente Berlusconi, che assieme a Galliani resta convinto che l’organico sia "da Europa", alibi di ferro per i giocatori mentre  insostenibile peso per chi li allena.

    LE ALTERNATIVE - Squadra priva di identità, senza mordente, che era la caratteristica fondamentale dei blucerchiati di Sinisa, che sembra essere diventata la vittima sacrificale, anche per alcune esternazioni, non ultima quella sugli aribitri, che non sono piaciute in società. Il serbo non ha alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni, dato il suo carattere: tuttavia le alternative sono già al vaglio, con Tassotti oppure il duo Brocchi-Lippi, in attesa di tecnici come Prandelli, Guidolin e Spalletti. 

    ADG

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