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  • Milan, Pioli: ‘Io parafulmine, è giusto per l'allenatore. De Ketelaere meglio in un altro ruolo, su Maldini e il futuro…’

    Milan, Pioli: ‘Io parafulmine, è giusto per l'allenatore. De Ketelaere meglio in un altro ruolo, su Maldini e il futuro…’

    • Daniele Longo

    Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari in programma domani alle 20:45 a San Siro. 


    Se la fase difensiva è stato l'avversario più difficile da affrontare: "Abbiamo subiti troppi gol per quanto abbiamo concesso. Vuole dire che abbiamo commesso troppi errori".

    Come stanno Kalulu e Bennacer a livello di condizione: "Mi sembra stiano bene. Ismael sta ritrovando continuità e ritmo. Pierre sta bene, anche se non può essere al 100%".

    Cosa si aspetta dal Cagliari: "Una squadra diretta, con giocatori offensivi vicini. Va in profondità. In fase difensiva ha cambiato un po'. A volte attendista, altre meno. Dovremo leggere bene le situazioni".


    Cosa ci dice il Borussia in finale: "Le competizioni europee sono difficili da prevedere. Nelle competizioni europee essere al top nel doppio confronto fa la differenza. In classifica è dietro. Hanno sfruttato le occasioni europee. Se Giroud avesse segnato avremmo avuto un'altra realtà, ma la realtà è che loro hanno segnato e noi no".

    Sulle difficoltà in difesa nonostante i maestri allenatori difensivisti, se dipende dai giocatori o dall'allenatore: "L'allenatore dà un'idea e dei principi. Poi ci sono delle caratteristiche dei giocatori. Non siamo mai stati difensivisti e non voglio esserlo. Però non significa che dobbiamo prendere tutti quei gol. Però vogliamo segnare tanto, ci ha portato a volte buoni risultati".

    Sulle condizioni di Kalulu e Pobega: "Non sto parlando di motivazioni, se uno non è motivato non giocherebbe. Io parlo di condizioni. Magari qualcuno potrebbe essere più brillante avendo giocato meno. Mentalmente magari ha subito meno le situazioni".

    Se si è creato un nodo mentale: "Per fortuna siamo esseri umani e viviamo di emozioni. Positive e negative. Uscire dall'Europa League e aver perso l'ennesimo derby hanno pesato tanto. Non penso non ci sia stata reazione, anche se non abbiamo fatto grandi partite. Tutti speravamo in qualcosa di più".

    Come mai De Ketelaere ha avuto una differenza di rendimento tra i due anni: "Possono essere due, anche se quest'anno non l'ho allenato. Era alla prima stagione in un campionato diverso e quest'anno ha goduto di questo, in un ruolo più adatto. Non ho mai pensato al cambio ruolo perché avevamo altri progetti".



    Se viste le partite di Europa League il Milan era così lontano, visto che è stato preso in giro per aver detto che il Milan non è così lontano da City e Real: "Sono stato preso in giro anche perché l'Atalanta era favorita. Io mi riferivo al fatto che un anno fa eravamo in semifinale di Champions e aver perso con l'Inter ci ha fatto calare il livello di importanza. Quest'anno siamo stati lontani. Il Milan penso sia una buona squadra, con qualche investimento... Però non voglio parlare di futuro. Non siamo lontani da Atalanta e Roma, ma da City e Real sì. Potevamo andare in semifinale col Leverkusen, poi avevo detto che erano tra i favoriti perché hanno qualità e l'allenatore è bravo".

    Se si è parlato di gestione per chi fa gli Europei: "No, gli ho dato la possibilità di venire in ufficio dicendo che chi si sente di aver speso, di non poter più aiutare, di aver dato tutto poteva dirlo. Nessuno si è presentato".


    Sulle parole di Maldini e se è stato più difficile quotidianamente senza di lui e sull'incontro dei tifosi di Rafa Leao con i tifosi: "Per quanto riguarda le dichiarazioni di Paolo non devo essere io a commentare. In linea generale meriti e demeriti vanno sempre condivisi tra tutti. Rafa Leao per essere sorridente deve giocare bene, segnare e aiutare la squadra".

    Sulla protesta dei tifosi e se condivide la preoccupazione per il futuro: "Il club ha dimostrato di saper lavorare ed essere ambizioso. Dobbiamo finire insieme il campionato e poi avremo delle risposte".

    Sulle difficoltà col Cagliari e sul lavoro di Ranieri: "Stiamo parlando di un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere da giocatore. Ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Claudio, che è un top in tutto. Signorilità e capacità. Ha sempre fatto un grandissimo lavoro. Sa quanto lo stimi e sa anche che la partita di domani è importante anche per noi".

    Se la squadra è pronta sulle condizioni di Giroud e Jovic: "La squadra sta bene. Chiaro che siamo comunque nel finale di una stagione, comunque lunga e impegnativa. C'è chi ha più e chi meno energie. Cercherò di scegliere quei giocatori che mi danno più garanzie per vincere".


    Sulle parole di Florenzi: "L'unica cosa che sto provando, non mi dà più fastidio niente, ma ciò che mi darebbe fastidio è se la squadra non avesse le giuste energie e motivazioni. Sono concentrato sulle ultime partite. Poi si deciderà il nostro futuro. Quello che ha detto Florenzi è normale, la figura dell'allenatore deve anche essere un parafulmine, non è mai stato un problema".

    Sul ritorno alla vittoria: "Dobbiamo volerlo fortemente. Per tanti motivi. Da troppo non vinciamo. Perché il secondo posto non è conquistato ancora. Per rispetto dei tifosi e siamo professionisti. Ci sono tante motivazioni".


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    Utente CM 508610
    Utente CM 508610

    non hai mai pensato al cambio di ruolo perchè avevi altri progetti per CDK? in quella zucca pro...

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