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    Milan, Reina torna a Napoli da numero 1: rimpianto Ancelotti, surplus Gattuso

    Milan, Reina torna a Napoli da numero 1: rimpianto Ancelotti, surplus Gattuso

    • Alessandro Di Gioia
    Johann Volfang von Goethe, citando "Vedi Napoli e poi muori!", dopo il suo viaggio in Italia a fine '700, riportò durante la sua tappa in Campania ciò che la gente entusiasta diceva in merito alla città delle 500 cupole. Una frase diventata poi simbolo e vissuta da tutti coloro che da Napoli sono transitati per poi lasciarla: la bellezza della città e il calore della gente non ti consentono di provare altrettante emozioni da altre parti, quando sei costretto a lasciarla. Per Pepe Reina, però, non sembra essere così: l'ex portiere degli Azzurri, passato da fine giugno al Milan dopo la scadenza del proprio contratto con la società di De Laurentiis, a Milano sembra stare benissimo.

    ADDIO A NAPOLI PER DE LAURENTIIS, SUBITO LEADER A MILANO - Un addio, quello di Pepe Reina al Napoli, che continua ad alimentare qualche polemica: nonostante l'estrema professionalità portata avanti fino alla fine del proprio contratto e il forte legame stipulato con la città e con i tifosi partenopei, maturato dopo quattro stagioni di militanza costellate da 141 presenze e la vittoria di una Coppa Italia, non è un mistero che il commiato sia arrivato per colpa di De Laurentiis, reo secondo lui di non aver assecondato le sue richieste nella trattativa per il prolungamento contrattuale. Lo strappo fra i due, aperto da alcune dichiarazioni del presidente risalenti all'anno scorso e non gradite dall'estremo difensore, non è stato più ricucito e ha portato al doloroso saluto: Reina però non è un numero uno solamente in campo, ma anche e soprattutto nello spogliatoio, e ha saputo subito reinventarsi nell'avventura meneghina, diventando subito uno dei leader del gruppo rossonero.

    RIMPIANTO ANCELOTTI, NUMERO 1... FUORI DAL CAMPO PER GATTUSO -  Leader che avrebbe fatto assolutamente comodo a Carlo Ancelotti, nel suo primo anno di Napoli: senza contare che anche dal punto di vista tecnico avrebbe evitato diversi grattacapi, dopo l'infortunio di Meret e il repentino ricorso a diverse trattative di mercato che alla fine hanno portato sì un buon portiere come Ospina, ma avrebbero potuto portare estremi difensori di non altissimo livello, come Tatarusanu e Mignolet, ma anche senza l'infortunio del giovane italiano, a cui avrebbe potuto fare da chioccia. Senza contare che sarebbe stato il perfetto tramite dalle idee di Sarri a quelle di Ancelotti. Un capitano in pectore che negli anni passati è stato capace di mettersi a disposizione dei compagni nei momenti difficili e di trainare il gruppo, mansione che sta già svolgendo alla grande nel nuovo Milan di Leonardo e Maldini: dove però essere titolare è più difficile, vista la concorrenza di Gigio Donnarumma, al momento titolare della squadra e favorito per scendere in campo anche nella sfida del San Paolo di sabato sera. Un rimpianto per il Napoli, un surplus per i rossoneri, almeno prima di scendere in campo.

    @AleDigio89

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