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  • Milan-Roma, il botta e risposta di CM

    Milan-Roma, il botta e risposta di CM

    • Federico Albrizio e Francesca Schito
    Da una parte le timidissime speranze di superare il Sassuolo al sesto posto, dall'altra l'estremo assalto al secondo posto del Napoli: Milan e Roma si giocano l'Europa nell'ultima partita di questo campionato, anche se entrambe dipendono anche dai risultati delle dirette avversarie per accedere rispettivamente ai preliminari di Europa League e alla fase a gironi della Champions League. I rossoneri (che sabato 21 avranno anche la finale di Coppa Italia contro la Juventus) vogliono riscattare un'altra stagione sottotono con una buona prova sotto gli occhi del pubblico di casa, i giallorossi provano a chiudere al meglio l'impressionante serie di risultati inanellati dall'arrivo di Spalletti in panchina: presentano la sfida Federico Albrizio e Francesca Schito, rispettivamente inviato Milan e inviata Roma per Calciomercato.com.

    1) Momento delle due squadre.

    Albrizio: Se si guardano le ultime giornate non c'è partita: il Milan ha vinto a fatica contro un Bologna in inferiorità numerica e ha mostrato per un verso o per l'altro grandi lacune contro Carpi, Verona e Frosinone; la Roma invece ha trovato quadratura e serenità, tanto da superare anche il mini-caso Totti. Nel complesso comunque il girone di ritorno ha visto i giallorossi più efficaci, i rossoneri sono ancora altalenanti e la testa in parte è già inevitabilmente alla Coppa Italia, appuntamento clou della stagione.

    Schito: Difficile arrivare a una sfida del genere vivendo momenti così diversi. Il Milan, nonostante la vittoria di Bologna, mi sembra una squadra in enorme difficoltà; la Roma ha saputo superare una mini-flessione grazie ad alcuni finali di partita marchiati a fuoco da Francesco Totti e si presenta a San Siro sognando ancora il secondo posto, traguardo impensabile al momento dell'arrivo di Spalletti. Se contasse solamente il recentissimo passato, non ci sarebbe storia. La Roma vola sulle ali dell'entusiasmo.

    2) Brocchi vs Spalletti, confronto tra due allenatori subentrati.

    Albrizio: Le due carriere sono incomparabili ovviamente, si può discutere sull'ultimo periodo. Brocchi è subentrato a sorpresa a poche giornate dalla fine con un compito preciso e complicato, dare un gioco più brillante al Milan, impresa che secondo il presidente Berlusconi non era riuscita a Mihajlovic: questo è avvenuto in parte e i risultati (soprattutto aver perso il sesto posto) non aiutano a lavorare con serenità; a questo si aggiungono la pressione dell'incombente finale di Coppa Italia e una permanenza tutt'altro che scontata. Spalletti invece grazie alla vasta esperienza ha ribaltato completamente la difficile situazione ereditata da Garcia e rilanciato un ambiente giunto al limite della sopportazione.

    Schito: Rischia di essere un confronto ingeneroso. Brocchi ha preso una squadra non straordinaria ma legata al suo precedente tecnico e l'impatto non è stato dei migliori. Spalletti si è trovato in una condizione diametralmente opposta: Garcia aveva perso il manico del gruppo già da tempo, il nuovo tecnico ha saputo ridare entusiasmo, condizione fisica, gioco e risultati. In molti, da queste parti, maledicono un 2-0 al Genoa di fine dicembre che ha ritardato di qualche settimana l'arrivo del tecnico di Certaldo: i due pareggi di fine andata con Chievo e Milan possono essere decisivi in questa corsa alla seconda piazza.

    3) Motivazioni: chi ne avrà di più?

    Albrizio: La prospettiva che il Sassuolo possa effetivamente fare un passo falso contro l'Inter (anche se è vivo tra i tifosi il timore di uno 'scansamose' da parte dei nerazzurri dopo aver visto le convocazioni di Mancini) potrebbe dare al Milan l'entusiasmo per un ultimo sforzo, inoltre i giocatori si contendono la titolarità nella sfida più importante dell'anno, la finale di Coppa Italia: le motivazioni non possono e non devono mancare ai rosoneri. Anche la Roma non sarà certo distratta, il secondo posto è ancora possibile anche se il Frosinone è un impegno abbondantemente alla portata per il Napoli.

    Schito: In teoria, le motivazioni non mancano. Ma per il Milan può un sesto posso essere davvero una motivazione così forte? Credo che molto possa dipendere dai risultati degli altri campi: se il Napoli dovesse prendere il largo presto contro il Frosinone, non è detto che la Roma continui a dare il massimo, anche se l'auspicio di Spalletti è quello di una crescita del gruppo anche da questo punto di vista. Non so cosa potrà succedere tra Sassuolo e Inter, ma i neroverdi hanno faticato enormemente contro Verona e Frosinone, chissà...

    4) Il punto di forza.

    Albrizio: Una maggior pazienza nella costruzione del gioco e un Bacca che ha ricominciato a fare gol, i rossoneri hanno ritrovato qualche certezza grazie anche al successo contro il Bologna e gli imminenti di Bonaventura e Niang hanno alzato il morale.

    Schito: L'attacco, senza dubbio. Inteso come fase offensiva. Con l'arrivo di Spalletti, la Roma non ha risolto tutti i suoi problemi difensivi - il gol concesso a partita è praticamente un must - ma ha iniziato a travolgere gli avversari a suon di gol. Che ci sia o meno il centravanti di ruolo, questa squadra trova la via della porta senza grandi problemi: le sei reti di Nainggolan da gennaio in poi la dicono lunga.

    5) Il punto debole.

    Albrizio: Le disattenzioni individuali, che colpiscono i giocatori in tutti i reparti: è successo in difesa soprattutto contro Verona e Frosinone, capita spesso però anche in attacco con errori grossolani sotto porta e nell'ultimo passaggio. La mancanza di concentrazione è un limite pericolosissimo, soprattutto all'alba di una gara secca come la finale di Coppa Italia.

    Schito: Ovviamente, la difesa. Che è migliorata, indubbiamente, ma che continua a mostrare qualche amnesia di troppo. La coppia Rudiger-Manolas sta trovando sempre più certezze, il problema è la concentrazione nell'arco dei 90 minuti.

    6) Il giocatore chiave.

    Albrizio: Il giocatore chiave sarà Balotelli: un solo gol in questo campionato per lui, Brocchi e i tifosi si aspettano il guizzo del campione in vista della finale. Servono le sue reti, servono le sue giocate: è ora di prendersi il Milan, se è in serata può decidere da solo la partita, anche dalla panchina.

    Schito: Il giocatore chiave... Non ci sarà. Credo che Perotti sia stata la vera arma in più della Roma spallettiana. Un centravanti che fa il trequartista, un trequartista che fa l'ala, un'ala che fa il regista offensivo. Perotti è una minaccia fantasma per le difese avversarie, spunta dove non credi sia possibile e guida il gioco offensivo della Roma. Sarà interessante vedere che soluzione adotterà Spalletti. In assenza di Perotti, gli occhi saranno inevitabilmente tutti su Nainggolan, che continua a segnare con la regolarità di un bomber.

    7) La sorpresa.

    Albrizio: E se fosse la notte d'oro di Locatelli? Brocchi ha seminato tanti indizi in conferenza stampa, sottolineando come sia l'unico giocatore a non aver mai iniziato da titolare e che Montolivo potrebbe avere la testa alla figlia appena nata: i tifosi e Berlusconi sono curiosi di vedere in azione la giovane promessa, la chance potrebbe arrivare in un big match privo di grandissime pressioni.

    Schito: In molti si aspettano Dzeko dal primo minuto, vista anche l'assenza di Perotti. Eppure non rimarrei così tanto spaesata se dovessi vedere uscire dal tunnel di San Siro quel ragazzo con la numero 10 sulle spalle e con la fascia al braccio, stavolta dall'inizio. Magari per 60 minuti di qualità.

    8) Lo spauracchio.

    Albrizio: I pericoli più grandi arrivano dal...mercato: da Dzeko, oggetto di desiderio passato e forse futuro, a El Shaarawy, scaricato dal Milan e rinato in giallorosso, i loro gol farebbero doppiamente male a San Siro. Non si offendano questi due e gli altri giocatori della Roma, ma lo spauracchio numero uno da un po' di anni a questa parte è sempre lo stesso: passano gli anni, ma la classe e l'efficacia contro le milanesi non cambiano mai per Totti.

    Schito: Ne indico due. Il primo è di squadra: il Milan ha ancora in faretra la grande preparazione sui calci piazzati imposta da Mihajlovic e la Roma ha già concesso gol pesanti in simili circostanze. Il secondo è legato a un singolo, per quanto in calo negli ultimi mesi: Bacca può essere devastante quando viene servito in profondità. 

    9) La probabile formazione.

    Albrizio: 4-3-1-2 confermato, due ballottaggi. Donnarumma; Calabria, Zapata, Mexes, Romagnoli; Kucka, Locatelli, Poli; Honda; Bacca, Luiz Adriano.

    Schito: Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Salah, Dzeko (o Totti?), El Shaarawy.

    10) Il pronostico.

    Albrizio: Partita da tanti gol, squadre aperte che non hanno nulla da perdere e proveranno a divertirsi: 2-2, per non far (s)contento nessuno.

    Schito: Dico 1-3 Roma. Ma è l'ultima di campionato e ci saranno tanti fattori esterni che potranno incidere.

    @Albri_Fede90 e @francescaschito

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