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  • Milan su Bianchi:| Cairo 'Resta al Toro'

    Milan su Bianchi:| Cairo 'Resta al Toro'

    Le sirene del Milan, l'agente chiede un confronto con Urbano.
    Toro, appuntamento tra Cairo e Bianchi: "Ma io non lo vendo".
    E il bomber infortunato dovrà saltare due partite.

    Tornati alla Bianchi-dipendenza, 7 gol in 12 partite che hanno fruttato 13 dei 21 punti complessivi, adesso i granata dovranno camminare senza il sostegno fondamentale del loro capitano. La risonanza magnetica, effettuata ieri pomeriggio a Torino dopo l'infortunio patito a Reggio Calabria, ha riscontrato un'elongazione del muscolo lungo adduttore sinistro. Non una lesione, ma neanche un affaticamento: lo stop forzato è di 15 giorni e dunque il bomber salterà le partite con Modena e Piacenza per poter rientrare domenica 5 dicembre all'Olimpico (ore 12,30) contro il Siena. Il nuovo infortunio a Bianchi, che verrà monitorato giorno dopo giorno, è una tegola per Franco Lerda che dovrà reinventarsi l'attacco soprattutto per la partita casalinga di sabato con i modenesi. Fuori Bianchi e Pellicori (squalificato), lì davanti potrà giocare il solo Sgrigna visto che Iunco ha una fastidiosa pubalgia e il giovane Comi, che non ha mai giocato in prima squadra, sabato disputa il derby Primavera.

    Il Toro ha già giocato tre partite senza Bianchi acciaccato: due le ha perse con Varese e Cittadella e una l'ha vinta contro l'Ascoli. I tifosi non vorrebbero fare l'abitudine alle sue assenze. Anche perché le voci di un interessamento del Milan, alla ricerca di un centravanti per sostituire l'infortunato Pippo Inzaghi, hanno scosso l'ambiente granata. «Rolando vuole portare il Toro in serie A - commenta Riccardo Bianchi, fratello e manager dell'attaccante - e se viene accostato al Milan tutto questo può solo renderlo orgoglioso, oltre a testimoniare il fatto che sta lavorando bene». Gennaio è lontano, ma non per le società che stanno ragionando su come intervenire sul mercato. In settimana i rossoneri faranno il punto della situazione (viene seguito anche Gonzalez del Novara), mentre Bianchi aspetta sereno (potendo consultarsi anche con Mino Raiola) e spera di potersi confrontare con il Toro il prima possibile. «Da quando rappresento Rolando - prosegue Riccardo Bianchi - con il presidente non mi sono mai incontrato. Mi piacerebbe farlo in tempi rapidi per parlare degli obiettivi del Toro e di mio fratello. Lui ha sempre puntato a raggiungere i massimi livelli e se dovesse arrivare un'offerta dal Milan, o da un'altra grande squadra, è chiaro che si prenderebbe in considerazione il discorso. Rispettando sempre il Torino, anche perché Rolando ha già dimostrato l'attaccamento alla maglia granata».

    L'essere rimasto in serie B per due volte con il Toro è più di un attestato di stima che i tifosi hanno riconosciuto a Rolando Bianchi. Il capitano è un idolo indiscusso del popolo granata e questo pesa anche nei ragionamenti di Urbano Cairo. «Non si muove da Torino - risponde il presidente - e per me è incedibile. Già ad agosto non l'avevo venduto, nonostante un'offerta importante, e lo stesso farò a gennaio: Bianchi è fondamentale per il Toro». Il patron, che ha ottimi rapporti col Milan, non ha ricevuto telefonate da Galliani e non si pone problemi ad incontrare i fratelli Bianchi. «La mia porta è sempre aperta - dice -, come quella di Petrachi. In ogni caso Rolando è del Toro e non si muove. So che mi costa, ma ho fatto una scelta precisa e non torno indietro».
     


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