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  • Milan, un'altra colonna dice addio. Sapienza: 'Ringrazio Berlusconi e Galliani, lascio dopo 9 trofei vinti'

    Milan, un'altra colonna dice addio. Sapienza: 'Ringrazio Berlusconi e Galliani, lascio dopo 9 trofei vinti'

    • AC
    Giuseppe Sapienza dice addio al Milan. Dopo l’addio del medico sociale Rodolfo Tavana e gli arrivi di Fabio Guadagnini (nuovo direttore della comunicazione), Lorenzo Giorgetti (responsabile dell’area commerciale) e Alessandro Sorbone (nuovo Chief Operations Officer), un altro volto storico del Milan saluta. Dopo Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Rodolfo Tavana anche Giuseppe Sapienza dice addio ai rossoneri. La nuova dirigenza cambia, i giocatori e non solo. 

    Con l’avvento della nuova dirigenza e la nomina del giornalista Fabio Guadagnini quale nuovo responsabile della comunicazione del Milan, Giuseppe Sapienza, ormai ex responsabile della comunicazione del Milan, ieri su Facebook ha salutato ufficialmente il club rossonero. Queste le sue parole: “Dopo 14 anni e 9 trofei lascio il Milan. Un Milan diverso, sia in campo sia fuori, da quello di Silvio Berlusconi, da me abbracciato nell’estate 2003 grazie ad Adriano Galliani. Sono stati anni fantastici durante i quali gioie e delusioni si sono alternate, come sempre accade quando c’è di mezzo il pallone. O quando si rincorrono i sogni da bambino. Talvolta questi ultimi, quando si realizzano davvero, non appagano, ma portano a nuove sfide. Certo, niente è come vincere la Champions League, anche se l’ultima Supercoppa Italiana a Doha ha avuto un sapore dolcissimo. Grazie Milan, tanto affetto ricambiato”.


    Catanese, classe 1971, Sapienza ha lavorato per sette stagioni nell'ufficio stampa dell'Inter, prima di trasferirsi nel 2003 negli uffici dell'altra squadra di Milano, dove nell'ultimo anno si è occupato principalmente della comunicazione legata all'allenatore Vincenzo Montella. "Ho lavorato e studiato senza pause - si legge su un’intervista a La Sicilia -. Nel 1996 sono già all’Inter, come stagista. Nel ’97 sono diventato professionista e la società di Massimo Moratti mi ha assunto. Facevo fotocopie e caffè e non me ne vergogno. Anzi. Alle 7.30 ero già in sede, allora in piazza Duse e sistemavo la rassegna stampa. Nel tempo sono stato responsabile degli atleti alla Pinetina, per un anno e mezzo il capo ufficio stampa. La richiesta del Milan? Era un treno che passa una sola volta. E, per di più, la proposta mi arrivò all’indomani della vittoria in Champions League nel 2003. E’ stato un salto importante perché mi è stato affidato il ruolo di vice direttore comunicazione, sotto Vittorio Mentana, grande professionista, fratello del tg di La7”. Sapienza poi è diventato responsabile della comunicazione e col Milan ha vinto tutto ciò che c’era da vincere. 
     

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