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    Milenkovic non sbaglia un colpo: 'Inter o Juventus? Ho scelto la Fiorentina'

    Milenkovic non sbaglia un colpo: 'Inter o Juventus? Ho scelto la Fiorentina'

    Nikola Milenkovic non sbaglia un colpo, in campo col pallone e nelle interviste coi microfoni. Il difensore serbo della Fiorentina, 21 anni il prossimo 12 ottobre, ha dichiarato in un'intervista a Tuttosport: "Le voci di mercato su Atletico Madrid, Inter, Juventus e Manchester City? Fanno piacere, ma resto sereno e non ci penso. Sono un ragazzo coi piedi per terra, credo nella professionalità e penso solo a imparare e migliorare ogni giorno di più, contento di vestire la maglia viola. La Fiorentina è l’ideale per qualsiasi giocatore per crescere: sono molto soddisfatto della scelta. Se mi dovessero offrire il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022? Ne possiamo parlare". 

    "Dopo la sconfitta con l'Inter a San Siro ripartiamo con la consapevolezza in tutti noi di aver fatto una grande partita che non meritavamo di perdere. Ora però c’è solo testa all’Atalanta. Non voglio commentare l'arbitraggio, ha parlato la società e tanto basta. Purtroppo abbiamo fatto un errore e lo abbiamo pagato. Ma non si è certo vista la differenza di valori tra noi e l'Inter. Noi siamo una squadra che gioca sempre per vincere, giovane ma già solida, che sa lottare e divertire. E con ampi margini di crescita. Pioli è un grande allenatore, ci sta insegnando a difendere e attaccare al meglio. L'obiettivo è l'Europa? Presto per parlarne, ma visto che l'anno scorso ci siamo andati vicini…". 

    "Antognoni mi ha paragonato a Stam? Era un grande difensore ma niente paragoni, io voglio la mia strada. E comunque la mia stima è sempre stata per Vidic. Sono davvero felice per Chiesa, mi auguro continui così, è destinato a fare grandissime cose. Un altro compagno che mi sta impressionando è Pjaca, può fare la differenza. Astori quando sono arrivato qui, un anno fa, mi ha fatto subito sentire a casa, mi ha sempre aiutato. Qui nessuno lo dimenticherà mai. E’ stato poi importante lottare per portare sempre in campo la fascia dedicata a Davide. Perché quella è più di una semplice fascia, per noi è un simbolo". 
     

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