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  • Montella: 'Marra non è il colpevole, non mi sento sotto esame' VIDEO

    Montella: 'Marra non è il colpevole, non mi sento sotto esame' VIDEO

    • Daniele Longo, inviato a Milanello
    La conferenza stampa integrale di Vincenzo Montella alla vigilia della sfida contro il Rijeka, valida per la fase a gironi di Europa League.

    SU MARRA: 'Intanto ci tengo a precisare che non era Marra il problema, ci sta che ci possano essere delle divergenze su alcuni punti. Non mi sono sentito di sopportare, il mio staff è la mia famiglia. Lui è un fratello, gli auguro ogni bene e sa che gli voglio bene. Non è lui il capro espiatorio'.

    SULLO STATO D'ANIMO: "Ringrazio Mirabelli e Fassone che mi lasciano libero nelle mie scelte, sento una società presente e forte che mi lascia autonomia. Sono fiero di allenare il Milan, ho capito che nelle difficoltà riesco a dare il meglio di me stesso. Questo è un momento di difficoltà, mi sono sempre rialzato, sono cresciuto che questo è un passaggio per un'ulteriore crescita".

    SUL MOMENTO: "Tutto fa parte del gioco, sono sereno ed equilibrato, sono state ore molto impegnative, so che alleno una squadra gloriosa, ho il desiderio e l'energia per allenarla. Ho individuato alcune cose su cui intervenire, so che la strada è quella giusta".

    SUL RIJEKA: "Siamo desiderosi di giocare, per mettere da parte gli scossoni. E' una squadra molto fisica e molto pratica, a discapito della tecnica. Servirà una prova compatta".

    SUI TANTI GOL IN EUROPA: "Non c'è differenza di atteggiamento tra campionato ed Europa. Con la Samp siamo arrivati scarichi mentalmente, stiamo giocando una gara ogni tre partite. Sono andato a fondo, quanti sono i giocatori abituati a giocare con questa frequenza? Noi non ne abbiamo tantissimi. Devo lavorare sul ripristino delle energie mentali, dobbiamo abituarci a questo nuovo calcio. Ogni partita ti toglie delle energie, su questo si deve intervenire. Trasmetterò che il punto focale su cui migliorare è questo e sono certo che lo faremo".

    ANCORA SU MARRA: "Non posso andare oltre, non è il capro espiatorio, ho corso dei rischi per lui e con lui. Non c'era più la stessa visione, l'energia giusta per dare qualcosa alla squadra. Mi sento preparato sulle metodologie, non c'è quella vincente, qualcosa deve cambiare quando si ha fretta di cambiare, di tornare competitivi. Bisogna voltare pagina, anche se è stata una scelta faticosa".

    SULL'UNIONE DEL GRUPPO: "A dire il vero, sono d'accordo con Ignazio quando ha dedicato la vittoria a Gabriel. Sto facendo alcune valutazioni, anche su di lui, non ho deciso la formazione".

    SULL'ENTUSIASMO DEL PUBBLICO: "Sto imparando a capire il tifoso rossonero, adesso può esserci un po' di delusione. Vogliamo cambiare mentalità, ma ci vuole del tempo. Siamo a un solo punto dalla Champions League, siamo un po' in vantaggio sulle tempistiche e siamo in corsa. Ci sono alcune cose da migliorare".

    SUL NUOVO PREPARATORE ATLETICO: "Sto valutando alcuni profili, sto aspettando la risposta dal mio preferito, il prescelto".

    SULL'ERRORE DA NON RIPETERE: "Abbiamo sbagliato qualcosa nella preparazione mentale alla partita di domenica scorsa, ci siamo detti questo. Non dobbiamo avere alibi, ma cercare la vittoria attraverso la fame che questa squadra ha. Vogliamo portare il Milan a scrivere nuove pagine importanti della sua storia".

    SUL BEL GIOCO: "Io ho una discreta esperienza, decennale. Creare una mentalità, con tanti giocatori nuovi, richiede tempo. Siamo in un ambiente che non vince da dieci anni, ma sono convinto che torneremo presto".

    SULL'ALLONTANAMENTO DI MARRA VIA SOCIAL: "Ho imparato da sempre, anche da calciatore, che una notizia non si può nascondere. Ho preferita darla io direttamente, per non darvi troppo lavoro e libere interpretazioni. Il motivo reale è stato questo. Caduta delle teste? Penso di essere molto equilibrato, non turbano le critiche. Le ho lette anche, anche molto di più di quanto si possa immaginare. C'è una carica ulteriore, mi avete stimolato ancora di più. Per me il percorso è giusto, non mi sento in difficoltà. In questi giorni di tempesta mi sono reso conto di essere ancora più orgoglioso e coraggioso".

    SULL'ESSERE SOTTO ESAME: 'Ho percepito grande vicinanza della società, so che il destino degli allenatori dipende dai risultati ma non è sempre è solo così. So gestire i momenti di difficoltà".

    SULLE PROSSIME PARTITE IMPEGNATIVE: "Sono partite impegnative, sono reali scontri diretti. Ma anche gli avversari non penso siano tranquilli. Ci saranno ulteriori motivazioni, è bene che arrivino".

    SULL'AMALGAMA DEL GRUPPO: "C'è grande volontà da parte di tutti, dobbiamo cancellare questa ultima prestazione scialba. Molto spesso si viene condizionati dall'umoralità del momento. Ho voglia di correre, di stare sul campo. In gran parte sembrava che qualcosa stessimo proponendo, non si possono buttare le nove vittorie che abbiamo conquistato".

    SULLE DIVERGENZE CON MARRA: "Penso di aver risposto in maniera esaustiva, andiamo avanti. Domani dobbiamo affrontare questa partita.

    SULLA CAMPAGNA ACQUISTI RICCA E POCO FUNZIONALI: "Si dice che non sono uno che urla, se hai delle argomentazioni non devi urlare ai giocatori. Non credo che bisogna accontentare gli altri. La campagna acquisti è stata importante, chiara, vincente. Abbiamo preso giocatori pronti e altri che diventeranno campioni, questa è una squadra destinata a crescere, anche a livello patrimoniale. Quando faccio una formazione non mi chiedo quanto è stato pagato Bonucci o quanto Cutrone".
     

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