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    Montella: 'Milan? Lo guardo con malinconia, sono pazzo di Higuain'

    Montella: 'Milan? Lo guardo con malinconia, sono pazzo di Higuain'

    Vincenzo Montella torna a parlare e lo fa con una intervista a 360° concessa a 'Radio Anch'io lo sport'. Un paio di passaggi interessanti anche sul Milan, l'ultima squadra italiana allenata dall'Aereoplanino.


    SUL RITORNO IN PANCHINA: ' Non lo so, dipende dalle situazioni, sono un po' a riposo: mi sono goduto la famiglia e le vacanza, sono sereno e tranquillo e mi prendo il mio tempo'.

    SULL'ESPERIENZA AL SIVIGLIA: 'A me piace lavorare all'estero come in Italia. L'anno scorso con il Siviglia ci siamo presi delle soddisfazioni nelle coppe e siamo andati male in campionato, ma è stata un'esperienza molto positiva e ci terrei volentieri a lavorare di nuovo all'estero'.

    SUL CAMPIONATO: 'E' sempre difficilissimo, si è alzato il livello e l'arrivo di Ronaldo ha alzato la competitività. Tante squadre hanno cambiato e ci vorrà del tempo, sarà di livello più alto rispetto agli ultimi'.

    SUL MILAN: 'Lo guardo con un po' di malinconia e affetto. E' stata allestita una buonissima squadra e il mio lavoro è stato incompleto, però non provo rimorso o rancore'.

    SU HIGUAIN: 'E' una squadra che si è rinforzata con un gran giocatore come Higuain, i giovani stanno crescendo e ha ampi margini di miglioramento. Sono pazzo di Higuain da anni, anche se Mandzukic ha dimostrato di essere utile alla squadra. Non cito Ronaldo, che è di un'altra categoria, ma Higuain è quello che riesce a rubarmi lo sguardo anche quando vedo una partita in tv. Se fosse arrivato prima sarei rimasto? Forse sarei andato via prima io...'

    SU CUTRONE: 'E' un ragazzo che migliorerà sempre, ha un furore incredibile, ma tatticamente non mi pronuncio'.

    SULLA FIORENTINA: 'Un mio ritorno sulla panchina viola? A Firenze ho trascorso tre anni meravigliosi, è una città unica, vedremo il futuro cosa ci riserva'.

    SULLA ROMA IN CHAMPIONS LEAGUE: 'Ma il Real sta attraversando un periodo di adattamento e Di Francesco saprà uscire da questo periodo non brillante'.

    SUL VAR: 'Ha migliorato il calcio, adesso in area i difensori sono più attenti. Mi sarebbe piaciuto giocare con la Var, è chiaro che la rabbia aumenta quando subisci un episodio a sfavore. Introdurlo anche in Champions League? Credo che sul fuorigioco o sui falli chiarissimi sia necessario come il gol non gol'.

    SUL PROBLEMA SOLLEVATO DA MANCINI SUI GIOVANI ITALIANI: 'Non trovano spazio perché all'allenatore di club vengono chiesti subito risultati. Capisco Mancini ma se non si mette un paramento che obblighi a far giocare un numero minimo di giovani italiani, ogni allenatore è costretto a far giocare la squadra più pronta'.

    SULLE DUE SQUADRE DI GENOVA: 'Per loro c'è simpatia in più per la tragedia di Ferragosto'.

    SUL NAPOLI DI ANCELOTTI: 'Sta trovando la sua identità, è più pragmatico ma i trofei si vincono con pragmatismo, e non giocando sempre in maniera eccezionale. Intanto sta trovando i risultati...'.

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