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  • Moralez della favola Atalanta: 'No ai soldi degli arabi'

    Moralez della favola Atalanta: 'No ai soldi degli arabi'

    L'attaccante argentino dell'Atalanta, Maxi Moralez ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Nello scorso mercato estivo ero vicinissimo agli arabi dell’Al-Ittihad, poi mia moglie Natalia ha detto no e la sua parola conta molto. Non se la sentiva di fare un cambiamento così radicale con un bambino di pochi mesi. E così adesso, quando siamo insieme, passo quasi inosservato anche se gioco, corro, prendo pestoni... Ho fatto bene, benissimo a restare. E’ stata una tentazione, anche se c’erano dettagli del contratto da sistemare. Il livello del loro calcio è piuttosto basso e poi avrei dovuto imparare da zero l’inglese". 

    "In Argentina essere bassi è considerato un pregio, non un difetto. Ogni squadra schiera almeno un paio di piccoletti e gli allenatori non li snobbano, anzi cercano di valorizzare le loro potenzialità. Devo ricordarvi di gente come Maradona e Messi? Ero giovane quando giocavo nell’Fk Mosca, reagivo male se Slutsky (oggi c.t. della Russia e tecnico del Cska, ndr ), mi lasciava fuori. Non era la squadra giusta. Oppure io non ero ancora pronto. Finora questo è il mio miglior anno all'Atalanta, stiamo giocando davvero bene. E poi ricordo il primo, quello della salvezza partendo dal -6 di penalizzazione. La sensazione è che ci possiamo togliere molte soddisfazioni, anche se nella testa c’è sempre la salvezza. Ho fatto una grande preparazione in estate, mi sento in ottima forma. Reja vuole che tenga un po’ di più la posizione, ma è una questione di istinto e di caratteristiche: sono portato a fare molto movimento, anche scambiando la fascia con Gomez per non dare punti di riferimento all’avversario. Magari qualche volta corro male e finisco con lo sbagliare". 

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