Morata alla Juve: discutiamo la formula, non il talento di un predestinato
PREDESTINATO - Si può discutere sulla formula, non sul talento: Alvaro Morata è un gran colpo per la Juventus. Consacratosi sotto maestri del calibro di Josè Mourinho e Carlo Ancelotti, il ventuneenne attaccante ha dimostrato di essere qualcosa di più di una semplice promessa e ora può fare il definitivo salto di qualità sotto la gestione di Antonio Conte. Dotato di personalità da vendere, Morata sarà utilissimo nello scacchiere bianconero: attaccante esterno o prima punta non fa differenza. I suoi piedi promettono magie ai tifosi bianconeri, e permetteranno a Conte di schierare più spesso i suoi ragazzi con il famigerato 4-3-3 da Champions.
LA CLAUSOLA DI RIACQUISTO - Unico neo, come dicevamo, la formula. La Juventus ha scommesso su un giocatore dal potenziale deflagrante, potenziale che se dovesse esplodere entro i prossimi due anni spingerebbe il Real al riacquisto del ragazzo, trasformando la Juve in una sorta di 'club vassallo' degli spagnoli. Ma questo è lo stato del calcio italiano. I fasti di un tempo sono lontani e anche i campioni d'Italia devono fare di necessità virtù. Il lato positivo è rappresentato dalla cifra dell'eventuale riacquisto: 35 milioni sono una bella somma che la Juventus potrà utilizzare per comprare un altro attaccante senza troppi problemi.
EUROPA - Insieme ad Evra (e in attesa di Iturbe), la Juve si assicura un giocatore che l'avvicina a quella dimensione europea che manca da troppo tempo. Morata è il primo di una serie di colpi che possono far ben sperare la Juventus versione Europa.
