Calciomercato.com

  • Moratti e Preziosi a giudizio; Calciopoli, la Figc si muove

    Moratti e Preziosi a giudizio; Calciopoli, la Figc si muove

    Piaccia o non piaccia, oggi alle 15 (complice per la mancata grancassa lo scio­pero dei giornalisti contro la legge sulle in­tercettazioni) Massimo Moratti ed Enrico Preziosi, con Inter e Genoa, subiranno - a distanza di un anno e due mesi dai fatti ­il processo sportivo davanti alla Discipli­nare per la trattativa che ha portato Milito e Motta all’Inter e una serie di comparte­cipazioni di calciatori ex interisti ( Acquafresca, Viviano, Bonucci; Quare­sma rifiutò) al Genoa. Sulla vicenda si è at­teso invano che dal 31 maggio ultimo scor­so, data nella quale il procuratore federa­le Stefano Palazzi vergò la missiva di de­ferimento, un comunicato federale analogo a quello partorito per portare davanti alla Disciplinare di recente i Menarini per non aver ingaggiato Ceravolo (appello il 13: tre mesi agli ex padroni del Bologna, assolto l’abile ds ex Juve) dopo una cena con Mog­gi.

    Niente pubblicità, pensava qualcuno: peccato per la solita fuga di notizie e pub­blicazione del deferimento su Tuttosport e alcuni siti internet. E allora oggi il proces­so: all’estero specie di giornali tedeschi (an­che prestigiosi come Spiegel) hanno scrit­to, eccitato dall’ipotesi che trattare gioca­tori con soggetti squalificati come Preziosi potrebbe comportare la nullità dei contrat­ti. In realtà il sostituto procuratore Paolo Mormando non s’è spinto così in là: defe­rito Moratti per aver avuto contatti con l’i­nibito Preziosi, ma senza chiedere esplici­tamente la nullità degli atti conseguenti (elemento presente nel citato articolo 10). Moratti è deferito perché Preziosi il 21 maggio 2009 parla ai quattro venti dell’ac­cordo trovato a pranzo col presidente del­l’Inter.

    Moratti non viene ritenuto «atten­dibile » nella sua ricostruzione (e per que­sto deferito anche per violazione dell’arti­colo 1): chiedeva del carattere dei due gio­catori a Preziosi che li conosceva, la tesi difensiva nerazzurra. Punteranno sul fat­to che l’affare s’è chiuso un mese dopo i le­gali del Genoa, capitanati da Grassani, e con tanti passaggi intermedi effettuati da soggetti non squalificati. Niente patteggia­menti in vista: ma se Menarini ha preso tre mesi per non aver ingaggiato Ceravo­lo? Quanto spingerà sull’acceleratore del­l’accusa Palazzi, oggi?

    CALCIOPOLI, LA FIGC SI MUOVE - Intanto, L’ordine di Abete (assai tardivo, 4 anni ad essere cattivelli, 4 mesi ad essere più generosi) di acquisire tutte e 180 mila le telefonate di Calciopoli è partito venerdì scorso: i legali della Figc, parte civile nel processo penale in corso a Napoli e che ripartirà l’1 ottobre, hanno dato seguito proprio ieri al diktat del presidente, pure lui coinvolto con alcune telefonate all’ex vicepresidente Mazzini sulla Fiorentina e altri indagati dell’epoca, e hanno presentato alla Cancelleria del tribunale la richiesta di acquisizione dei dischetti. Nei prossimi giorni sarà messo a disposizione della Figc il materiale, il costo si aggira sui 35 mila euro di diritti di cancelleria.

    MOSSA PALAZZI Si sta attrezzando anche Stefano Palazzi: ieri in Procura per un vertice dell’ufficio degli 007 federali. Ad aprile Palazzi aveva messo su un gruppo di lavoro di sei persone, coordinate dal sostituto Avagliano e dal vice Tornatore: il lavoro che si prevedeva di dover effettuare era “semplicemente” rileggere le trascrizioni periziate dal tribunale su 200 telefonate? Interrogatori di pochi protagonisti e tutto chiuso entro l’estate. Adesso la questione è ben diversa: si tratta di ascoltare direttamente le telefonate, eventualmente trascrivere fedelmente una mole di lavoro impressionante. Perché i periti di Moggi, che hanno da soli trovato il software per gli abbinamenti telefonata-protagonista anche non indagato e intercettato (visto che dei brogliacci su tutte le 180 mila telefonate, comprese le 10 mila archiviate dai pm di Torino), stanno impiegando mesi per ascoltare tutte le chiamate e rilevare quelle utili alla difesa di chi viene accusato di associazione per delinquere.

    QUANTO COSTA? In Figc c’è chi vuole chie­dere consiglio ai Ris di Tor di Quinto (quelli dell’indagine sulle sim svizzere) e chi consi­glia, alla luce di quanto sta emergendo che può cambiare anche la posizione processua­le della Federazione finora come tutte le par­ti civili appiattita sulle posizioni dei pm, di in­gaggiare un’agenzia specializzata nelle tra­scrizioni di intercettazioni e materiali simili per le cause penali. Un investimento che po­trebbe anche essere rilevante: qualcuno par­la di 300 mila euro. Roba da variazione di bi­lancio, se non si ricorre ai tempi biblici e alla difficile (obiettivamente) organizzazione del­la Procura federale: quanti sostituti chiama­re al lavoro? Quante ore al giorno? In ogni caso gli 007 di Palazzi - visti i prezzi dei peri­ti del tribunale - sono a buon mercato: taglia­ta a 30 euro la diaria, un decreto di Tremonti ha sforbiciato pure loro. Momento non sem­plice, comunque, in Procura: il superlavoro e le superpolemiche intestine. Si cerca il nuovo designatore per i controlli gara: qualcuno ha lasciato, insoddisfatto, qualcuno ambisce, ci sono le carte del caso Potenza da leggere at­tentamente. E la massa di irregolarità ammi­nistrative dei club in crisi a ingolfare l’ufficio. Il tutto da fare nel rispetto degli orari di cui alla recente circolare di Palazzi.

    Altre Notizie