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    MotoGP, dopo continui rinvii salta Silverstone: asfalto sotto inchiesta

    MotoGP, dopo continui rinvii salta Silverstone: asfalto sotto inchiesta

    • Luca Talotta
    La MotoGP si ferma. Dopo continui rinvii i piloti sono giunti alla decisione di cancellare il Gran Premio della Gran Bretagna, in programma a Silverstone. Sotto una pioggia battente, il cattivo drenaggio ha peggiorato la situazione. Sul verdetto pesa l’infortunio occorso a Rabat nella giornata di ieri. Sulle condizioni stradali si aprirà un'inchiesta.
     
    STUART PRINGLE (AMMINISTRATORE DELEGATO SILVERSTONE) - "L'asfalto funzionava meglio su altri circuiti con la pioggia? Non so quali fossero le condizioni in queste gare, qui sono state espresse delle perplessità sulla sicurezza, faremo delle indagini e raccoglieremo dei dati. Naturalmente rispetto pienamente le critiche, noi siamo quanto mai delusi, ci siamo impegnati molto, Silverstone è un circuito famoso, il nostro impegno è massimo sia per la Formula 1 sia per la MotoGP, abbiamo investito molto per migliorare l'asfalto, quindi non va bene se il risultato non è soddisfacente, ma abbiamo bisogno dei dati per rispondere alle critiche".
     
    FRANCO UNCINI (RESPONSABILE SICUREZZA) - “C'è un problema tecnico dell'asfalto di cui non siamo a conoscenza, è anche vero che la quantità di pioggia è sicuramente elevata, ma abbiamo corso in queste condizioni su altre piste. Loro hanno rifatto l'asfalto a febbraio, andava abbastanza bene, quello che adesso incide in maniere negativa sono le buche. Avevamo provato la pista con Cal Crutchlow, che aveva dato parere positivo. Le condizioni dell'asfalto inoltre sono peggiorate dopo il passaggio della Formula 1. Di chi sono le colpe? Questo non lo possiamo sapere. Non esistono procedure di omologazione, non le abbiamo fatte, perché le responsabilità sono di chi si occupa del circuito. Il direttore del circuito dice che l'asfalto funziona? Questo asfalto non drena e le buche sono tante, la tecnica di costruzione non è quella giusta, il pericolo così è elevatissimo. Non è mai successa una cosa così, è la prima volta che si verifica una situazione simile, noi abbiamo dei consulenti che consigliamo per la costruzione del circuito, ma poi sono i responsabili del tracciato che scelgono a chi affidare il lavoro. Fia, nonostante gli investimenti, non fanno questo tipo di analisi prima di venire a correre. Silverstone a rischio per il prossimo anno? Non credo che salterà, certamente dovranno preoccuparsi di fare le cose per bene, oltre a individuare i responsabili".
     
    PAOLO CIABATTI (DIRETTORE SPORTIVO DUCATI) - "E' un peccato non correre, abbiamo corso altre volte con una pioggia più intensa, il problema riguarda l'asfalto, non è stato fatto un buon lavoro. E' stata proposta l'ipotesi di correre domani, per noi non è il massimo, ma se le previsioni sono buone, per noi va bene correre lunedì. Sicuramente restare un giorno in più significa cambiare gli aerei, prenotare alberghi, è un costo non indifferente".
     
    DANILO PETRUCCI - "Mi sarebbe piaciuto aspettare per provare a correre, ma le condizioni non stanno migliorando. Adesso l'asfalto ha una temperatura di circa 10 gradi, non è una condizione sicura per correre, la decisione unanime della safety commission ha deciso così, onestamente sono triste perché non si corre, ma penso anche a Rabat che si è fatto male. Penso che i lavori di asfaltatura siano stati un flop".

    JORGE LORENZO - "Come previsto, oggi ha piovuto molto, l'asfalto aveva diversi problemi, quindi la maggioranza dei piloti, d'accordo con la Direzione Gara, ha deciso di non correre. Da qui nasce la cancellazione della gara. La temperatura dell'asfalto è molto bassa, più passa il tempo più diventa pericoloso, nessuno ci assicura che la pioggia non continui a cadere, mi dispiace non aver corso perché sarei partito dalla pole".

    ANDREA DOVIZIOSO - "Non ho capito bene cosa è successo, non è stata organizzata una riunione tra piloti, io non c'ero. Alcuni piloti sono andati a esporre la propria opinione, di conseguenza sono andati anche gli altri. Se è andata veramente così, bisognerebbe organizzare bene questa cosa e parlarne per la prossima volta. In ogni caso, anche per me le condizioni non erano adatte per correre. Non punto il dito contro nessuno, però fa un po' strano. Essere pronti dalla 10 della mattina e poi correre alle 18 non è facile, è importante trovare la giusta concentrazione, questi aspetti non dipendono da noi, ma sicuramente bisogna organizzarsi meglio".

    MARC MARQUEZ - "Riunione tra i piloti? Io ero al camion, ho visto che alcuni andavano a parlare, il team mi ha detto che era in corso una riunione e sono andato anche io a parlare. Credo che la sicurezza in pista sia la cosa più importante, il problema principale riguarda l'asfalto, per questo abbiamo deciso tutti di assumerci la responsabilità di questa scelta".

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