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  • Il problema di Mourinho che avvantaggia Guardiola

    Il problema di Mourinho che avvantaggia Guardiola

    • Mariachiara Rossi
    Dopo la sconfitta rimediata dal Manchester United a Stamford Bridge, in casa del Chelsea, i Red Devils rimangono al secondo posto ma perdono terreno dal City di Guardiola: sono otto i punti di distanza dalla capolista. Mourinho a fine gara ha commentato così la partita: "Siamo sempre secondi. Abbiamo 18 squadre che al momento si trovano in una posizione più complicata della nostra. Abbiamo attraversato una fase molto tosta nelle ultime giornate misurandoci contro Tottenham e Chelsea. Ci mancavano sempre giocatori importanti. Non voglio parlare dei nostri limiti, ma è andata così. Devo ringraziare Fellaini, ad esempio, che ha ripreso ad allenarsi solo ieri ma ci ha dato una gran contributo".

    I CUGINI DEL CITY SI ALLONTANANO - Lo United in queste prime 11 giornate di campionato ha ottenuto 7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Un rendimento mediocre per una squadra che punta al titolo soprattutto considerando che i rivali del Citizens non sbagliano un colpo ( 10 vittorie e 1 pareggio). La storica rivalità tra lo Special One e Pep Guardiola nata durante le stagioni a guida rispettivamente di Real Madrid e Barcellona, continua (a partire dal 2016) anche nel campionato inglese, regalando al derby di Manchester un sapore, se possibile, ancora più forte. Gli scontri diretti in Premier League per adesso sembrano dare ragione al City ( 1 pareggio e 1 vittoria a favore del City), ma la prossima stracittadina di Manchester, quest' anno ancor di più dell'anno scorso (si terrà il 10 dicembre), sarà rilevante per le sorti del campionato.

    TROPPI INFORTUNATI - L'allenatore portoghese in merito all'andamento altalenante della sua squadra ha trovato come capro espiatorio la mancanza di alcuni giocatori fondamentali, senza i quali il Manchester United avrebbe perso qualità. Questa dichiarazione non è del tutto falsa. Infatti, dobbiamo ricordare che da inizio campionato Mou ha dovuto fare a meno di due campioni, pilastri dell scorsa stagione, Zlatan Ibrahimovic, che è fuori per infortunio al legamento crociato da aprile 2017 e di Paul Pogba che nel mese di settembre ha accusato un problema muscolare. Ma non solo, infatti Marouane Fellaini (che dovrebbe ritornare a breve) non gioca dal 18 ottobre a causa di uno stiramento ai legamenti collaterali del ginocchio e il capitano Carrick ha saltato le ultime nove partite per un infortunio al polpaccio.

    IL LIMITI DI MOURINHO SONO IN TRASFERTA - E' pure sempre vero che una squadra di primo livello con il Manchester United deve essere in grado di reagire con il massimo risultato a tali imprevisti, che fanno parte del calcio giocato. Inoltre i dati alla mano ci danno un'altra informazione: lo United nell'ultimo anno solare non ha mai vinto fuori casa contro le 6 top squadre inglesi, con prestazioni quanto mai deludenti (1 gol fatto e 9 gol subiti). I Red Devils sembrano peccare di personalità contro le grandi squadre di Premier. E' questo il limite evidente dei giocatori allenati da Mou: pareggio ad Anfield in casa del Liverpool (17 ottobre 2016), sconfitta allo Stamford Bridge per 4-0 (23 ottobre 2016), pareggio in casa dei cugini del City (27 aprile 2017), sconfitta all'Emirates in casa dell'Arsenal (7 maggio 2017), a Wembley contro il Tottenham sconfitta per 2-1, pareggio contro i Liverpool ( 14 ottobre 2017) e l'ultima sconfitta in casa del Chelsea per 1 a 0. Lo Special One deve invertite tali risultati se vuole puntare al primo posto in questa stagione, riuscendo a dare la giusta mentalità alla sua squadra anche in trasferta.

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