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    Mustafi: 'Tifo ancora per la Sampdoria, e dire che quando arrivò Mihajlovic...'

    Mustafi: 'Tifo ancora per la Sampdoria, e dire che quando arrivò Mihajlovic...'

    • Lorenzo Montaldo
    A Londra c'è una piccola colonia targata Sampdoria che però cresce sempre più. Nel West Ham gioca Obiang, mentre all'Arsenal si è composto un asse centrale di tutto rispetto, e che a Genova suscita bei ricordi: Lucas Torreira a impostare, Shkodran Mustafi a difendere. Il centrale tedesco è rimasto estremamente legato ai colori blucerchiati, ribadendo ogni volta il suo affetto nei confronti della squadra che lo ha lanciato nel grande calcio.

    "All’Everton non ero tanto contento perché non giocavo per la prima squadra, un giorno mi chiamò mio padre per dirmi che c’era una possibilità in una squadra italiana, la Sampdoria" ha raccontato proprio Mustafi a Samp TV. "Mi informai e scoprii che disputava il campionato di Serie B. Pensai che passare dalla Premier League alla Serie B poteva essere non un passo in avanti, ma uno indietro. Quello che mi convinse però fu la sensazione che mi volessero veramente. Decisi che fare un passo indietro poteva significare farne dopo due avanti. Era il gennaio del 2012, la prima volta che andavo in un paese dove non conoscevo la lingua, mi trovavo in difficoltà, non capivo nulla. Mi aiutarono i miei compagni di squadra, soprattutto Soriano che parlava tedesco. Era il mio traduttore, mi spiegava le cose. Dal mio arrivo alla Sampdoria abbiamo fatto belle partite, abbiamo raggiunto playoff e Serie A. Il resto è storia".

    Per Mustafi è stata una carriera tutta in crescendo: è arrivata l'esordio nel massimo campionato italiano poi la Nazionale: "Quando siamo tornati in Serie A, mi ricordo, le prime partite le abbiamo vinte. Poi è arrivato un momento un po’ difficile, abbiamo perso sette partite di fila. Ho esordito contro il Palermo in trasferta. Anche lì abbiamo perso 2-0. La seconda partita che ho giocato fu il derby, vinto per 3-1" riporta Sampnews24.com. "È stata una partita pesante in campo, la vedi in tv ma non ti rendi conto. Con l’arrivo di Delio Rossi mi sono trovato bene, si giocava a tre dietro e fu la prima volta per me. È stato un momento in cui ho imparato tanto, sono diventato un difensore duttile".

    Persino un grande giocatore come Mustafi una volta ha tremato. E' stato immediatamente prima di conoscere il suo nuovo allenatore Mihajlovic: "Ho avuto paura: sono albanese, lui è serbo" confessa il difensore. "Mi ha fatto sentire la fiducia, mi ha fatto crescere tantissimo: tra tutti gli allenatori che ho avuto penso che sia quello che è arrivato nel momento migliore per me. Era uno che le cose te le diceva, soprattutto quando non gli piacevano. Con lui è arrivata anche la chiamata con la nazionale". Da lì in poi, è storia: "Sono l’unico che ha alzato la coppa del mondo da giocatore della Sampdoria, per me è veramente bello. È per questo che tifo ancora la Sampdoria - conclude 'Musti' "seguo le partite e il campionato".

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