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    Nainggolan: 'Io da Guinness, due Mondiali saltati nonostante il mio valore. Il ct Martinez ha avuto paura'

    Nainggolan: 'Io da Guinness, due Mondiali saltati nonostante il mio valore. Il ct Martinez ha avuto paura'

    Il centrocampista della Roma Radja Nainggolan non ha smaltito affatto la delusione per la mancata convocazione al Mondiale col Belgio. Parole amare quelle rilasciate nell'intervista al portale hln.be, in particolare relativamente all'atteggiamento del ct Martinez. 

    "Io sono così, non indosso maschere, non posso farci niente. Sono stanco di essere sempre dipinto come un cattivo ragazzo. Il calcio è ancora un hobby per me. Va bene, adesso è diventato il mio lavoro, ma voglio essere giudicato per le mie prestazioni, non per quello che faccio fuori dal campo. Dovremmo parlare in altro modo di Maradona per questo motivo? Ognuno è libero di fare ciò che vuole se in campo gioca bene. Pensate che tutti i calciatori siano bravi ragazzi? Non me ne vergogno", ha dichiarato Nainggolan. Che poi ha aggiunto: "Ne ho abbastanza. Non voglio più combattere. Andare al Mondiale era un mio sogno da bambino e ora mi è stato portato via. Come è andata? Intanto adesso sono nel Guinness dei primati per essere l’unico calciatore di un certo livello a cui non è stato permesso di andare al Mondiale per due volte di fila. È una cosa talmente incomprensibile che riesco già a riderci su".

    Su Martinez: "Ci siamo visti domenica a Fiumicino. Il mio primo pensiero è stato questo: pensavo che volesse parlarmi faccia a faccia per essere sicuro che mi comportassi bene. Ora sono triste, sono arrivato in semifinale di Champions League e con la Roma ho giocato bene. Non posso fare più di così. Ha iniziato a dire che sono un top player con un ruolo importante nella Roma. 'Se fossi un allenatore di club, costruirei una squadra su di te', ha detto. 'Ma in nazionale non è possibile. Non ho abbastanza tempo per farlo'. Ha anche detto che sono un calciatore troppo importante per partecipare al Mondiale come ventesimo della squadra. 'Ci sono calciatori giovani che sarebbero contentissimi di entrare anche solo per un minuto, tu no'. In parte capisco la sua spiegazione quando parla di tattica. Ma poi penso: se due centrocampisti dovessero infortunarsi? Mette dentro i giovani? E poi perché venire a Roma? Ha avuto paura di avere problemi se mi avesse portato in Russia".

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