Prima o poi doveva accadere: Edinson Cavani è uscito allo scoperto e ha parlato apertamente della possibilità di lasciare il Napoli e l'Italia. Intervista in Uruguay, in spagnolo, e forse la convinzione che queste parole non potessero arrivare nel nostro Paese. Invece vi sono giunte eccome, scatenando la delusione di gran parte dei tifosi, i quali si sono resi conto che si sta entrando nel vivo di questa telenovela di mercato.

Le parole di Cavani hanno rotto una sorta di calma piatta attorno alla situazione del Matador. La sua intervista ha avuto il risultato di uno schiaffo in faccia. Le frasi del giocatore non sono affatto piaciute ai tifosi azzurri. Nelle radio e nei social network si è scatenata la loro rabbia. C'è chi chiede un intervento della società, addirittura per una multa al giocatore, un po' come ha fatto la Fiorentina con Jovetic, dopo che il montenegrino aveva elogiato la Juventus, sottolineando il piacere di trasferirsi in bianconero.

Non ci sono state reazioni da parte del club, ma non tutti i tifosi del Napoli si sono schierati contro Cavani. Anzi, c'è chi discute la traduzione, dicendo che il giocatore in realtà non ha detto che sta parlando con altre squadre, ma che si parla di lui accostandolo ad altre società. Qualcuno ha perfino pensato a una traduzione fatta in modo volutamente 'polemico' per alimentare la tensione.

Di inequivocabile c'è soltanto l'elogio a Mourinho ('Mi piacerebbe essere allenato da lui'), ma in fondo è una frase che un po' tutti i calciatori possono dire, visto che il portoghese è considerato il più bravo allenatore al mondo. Solo che il popolo azzurro avrebbe gradito sentir pronunciare il nome di Benitez al posto di quello del portoghese. Di certo le parole di Cavani non hanno aiutato a rasserenare gli animi, e la sensazione è che l'intervista in Uruguay sia solo la nuova tappa di una lunga corsa ad ostacoli verso il 10 agosto, data oltre la quale la clausola non si potrà più esercitare.