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  • Napoli, De Laurentiis: 'Riprenderei Lavezzi, non cedo Higuain. Benitez via? Solo a Liverpool. Al calcio serve la tecnologia'

    Napoli, De Laurentiis: 'Riprenderei Lavezzi, non cedo Higuain. Benitez via? Solo a Liverpool. Al calcio serve la tecnologia'

    Aurelio De Laurentiis, a margine della presentazione del libro di Paolo Chiarello e Antonio Giordano sulla Terra dei fuochi, intervistato da Sky, ha parlato anche di Napoli: "I lavori per il nuovo stadio procedono velocemente, ho parlato anche con il sindaco e bisogna sbrigarsi. Non è più possibile mantenere il San Paolo in quelle condizioni. Il terzo posto? Benitez è un grande allenatore e un grandissimo uomo, e giustamente dice di pensare alla prossima partita. Sono d'accordo, anche Mazzarri lo diceva. Penso che siamo la terza realtà italiana, e nei primi 20 club del mondo. Tutto questo in un contesto territoriale complicato, lo stadio è il prossimo passo. Bisogna internazionalizzare la città  di Napoli e il Napoli in generale. Mi auguro di arrivare in Europa. Secondi? Impossibile programmare, nel calcio non si conosce mai il finale. Benitez? Secondo me vuol restare, ama moltissimo la città. L'unica possibilità è che possa tornare a Liverpool, dove abita la sua famiglia, ma non credo voglia andare da altre parti. Lavezzi? Lo riprenderei per la simpatia, ma le minestre riscaldate non funzionano. Higuain? Io non ho nessuna intenzione di cederlo, piano piano rafforziamo la squadra, in maniera matematica. Se a gennaio non si trova qualcuno, lo troveremo a giugno. So che devo rinforzare centrocampo e difesa. I portieri? Stanno facendo molto bene. Riporterò a Napoli Sepe, quindi abbiamo una linea di tre portieri giovani e forti."

    SUGLI ARBITRI - "Ho grande rispetto per chi lavora, anche per gli arbitri. Le mie considerazioni sono atte a modernizzare un gioco che ha delle componenti economiche troppo rilevanti. Guardate gli USA: lì non si discute, il business prima di tutto. In quei posti il calcio sta crescendo molto, ma è un circolo chiuso, non esiste Serie A e Serie B. Bisogna cambiare, basta compromessi: sono l'uomo della razionalità, dobbiamo essere concreti e fatturare di più, con i top club europei. Invece c'è troppa sperequazione, non sappiamo gestire i nostri campionati. Serve la moviola e tutta la tecnologia possibile. Dobbiamo modernizzarci, non servono altri problemi nel calcio, ne abbiamo già tanti"

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