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  • Napoli, De Laurentiis e Sarri non si incontrano ancora: ecco i motivi

    Napoli, De Laurentiis e Sarri non si incontrano ancora: ecco i motivi

    • Giovanni Scotto

    Dopo Tonelli dovrebbe toccare a Sarri. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è pronto a vedere l’allenatore azzurro per discutere del contratto.

    TANTI RINVII - Doveva essere oggi la giornata decisiva, con i due pronti a vedersi a Roma, ma invece non sarà così. Domani, allora, o forse giovedì. Questi i giorni chiave per l'appuntamento. Una situazione condita di giallo, anche perché l'allenatore dovrebbe essere ad Amalfi (domani) per ritirare il premio del "Football Leader", ma la sua presenza è in forte dubbio. La causa è chiaramente l'appuntamento col presidente. Va detto che per far scattare la clausola che terrà Sarri in panchina non c'è bisogno di un incontro tra le parti, visto che la postilla è unilaterale e il presidente può attivarla autonomamente entro il 31 maggio. Il Napoli quindi dovrebbe far valere l’opzione per il rinnovo annuale del contratto. Ma si parla di incontro imminente perché Sarri vuole discutere di altri aspetti importanti: il primo è l’adeguamento dell’ingaggio (che l’allenatore vorrebbe in pratica raddoppiare, oggi guadagna circa 800mila euro all’anno) e l’altro è l’eliminazione proprio di questa clausola, quindi una firma su un biennale, magari con opzione per un altro anno. Non dovrebbero esserci sorprese, ma si aspettano notizie.

    I PROBLEMI - E soprattutto i tifosi si chiedono come mai questo appuntamento ancora non c'è stato. Anche Benitez aveva questo stesso tipo di contratto (ma senza rinnovi previsti per cinque anni) e la clausola scattò piuttosto silenziosamente già nel mese di marzo. Stavolta con Sarri si parla di un discorso più complesso, perché l'allenatore non vuole avere questa spada di Damocle sulla testa (i rinnovi annuali e unilaterali) che non lo tutelano in caso di rottura anticipata del rapporto. Ma si parla anche di altro: perplessità dell'allenatore sul mercato. A partire da gennaio non pare ci sia stata troppa armonia tra i due, e gli utilizzi praticamente nulli di Grassi e Regini lo confermano. Infine, anche l'arrivo di Tonelli (che non è un desiderio di Sarri) è stato sancito senza averlo concordato apertamente con l'allenatore. Tuttavia non sembrano esserci estremi per un addio, ma che tra De Laurentiis e Sarri non sia scattata la “scintilla” è assai probabile.

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