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  • Napoli, ecco il 'business' di Cavani: vuole 7 milioni all'anno per restare

    Napoli, ecco il 'business' di Cavani: vuole 7 milioni all'anno per restare

    • Giovanni Scotto

    Dal ritiro dell'Uruguay ha parlato in maniera fatalista, lasciando intendere che il suo futuro non potrebbe più essere azzurro: 'Il calcio ormai è business, decidono tutto i presidenti'. Così Edinson Cavani ha provato a interpretare il suo futuro. Non che il Matador abbia detto una baggianata, perché il calcio ormai è in grande affare, però il suo concetto di business non dipende così tanto dalla volontà di De Laurentiis.

    Per rimanere in azzurro i procuratori di Cavani hanno chiesto un altro aumento di ingaggio (sarebbe il terzo in tre anni), portando lo stipendio dell'attaccante dagli attuali 5 milioni di euro a ben 7 milioni, bonus vari compresi. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha dovuto fronteggiare questa offensiva già questa estate, ma con Lavezzi appena partito per Parigi non se la sentì di lasciar partire anche Cavani. Quindi il patron accettò la richiesta del giocatore, raddoppiandogli lo stipendio e aggiungendo corposi bonus. In più, per consentire all'uruguaiano di liberarsi, spuntò la famigerata clausola rescissoria, che è una premessa per la futura cessione di un giocatore.

    De Laurentiis si sente più che tutelato dai 63 milioni di euro della clausola, e la sola arma che ha è lasciare andare Cavani solo se i requisiti della postilla saranno rispettati. Quindi almeno 60 milioni sul piatto, altrimenti non se ne farà nulla. Sull'ennesima richiesta di aumento, invece, da parte del presidente sarebbe già arrivato un 'no': Cavani già sfonda ampiamente il tetto ingaggi del club azzurro, fissato a 2,2 milioni di euro. Andare oltre i 5 milioni, tra l'altro, metterebbe in pericolo l'equilibrio di bilancio che tiene il Napoli tra le società virtuose d'Italia e d'Europa.

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