Sembrava un incubo. Primo giorno di allenamento e subito il ginocchio che fa “crack”. O quasi. Alberto Grassi fu appena prelevato dall’Atalanta: il tempo di svolgere il primo allenamento e subito lavoro interrotto nel primo giorno a Castelvolturno da giocatore del Napoli. Il menisco dolorante: all’inizio si temeva perfino un interessamento dei legamenti. Motivo, un movimento innaturale. Subito la corsa (il giorno dopo) dal professor Mariani, luminare dell’ortopedia sportiva, e per fortuna una diagnosi meno grave del previsto. Un problema al menisco, che fu asportato seduta stante con un intervento chirurgico.

Grassi è rimasto fermo circa 25 giorni ma è tornato ad allenarsi relativamente presto. Ha recuperato velocemente la condizione migliore e per la partita contro la Fiorentina di stasera è stato anche convocato. Sarà finalmente in panchina questa sera all’ “Artemio Franchi”. Troppo presto per sperare nell’esordio, ma Grassi ci spera. È stato male per questo inizio ad handicap, ma il giovane ex Atalanta sa che a prescindere dagli infortuni dovrà lavorare parecchio per trovare la fiducia di Sarri e rendersi utile per dare il cambio a qualche centrocampista azzurro. Cosa di cui in effetti c’è bisogno.