Calciomercato.com

  • Napoli, perché insulti De Laurentiis? Uno così lo vorrebbero tutti. O quasi

    Napoli, perché insulti De Laurentiis? Uno così lo vorrebbero tutti. O quasi

    • Stefano Agresti
    Vista da lontano, ma non troppo, la contestazione a De Laurentiis da parte dei tifosi del Napoli risulta difficile da comprendere. Anche perché la gente che ce l’ha con lui non è una minoranza rumorosa, come a volte capita nel calcio, quando dieci scalmanati alzano i toni e sembra che siano i portavoce di un popolo mentre in realtà rappresentano solo - appunto - una minoranza. No, qui la faccenda è molto più ampia; qui davvero la maggior parte dei tifosi azzurri è contro il presidente. Eppure…

    Eppure De Laurentiis ha preso il Napoli in C e l’ha portato in Champions, in tempi strettissimi. Eppure ha costruito una società sana e seria, che non ha mai avuto problemi di bilanci e mai ne avrà, se continuerà a essere gestita così. Eppure ha sempre reinvestito quanto incassato dalle cessioni più importanti e dolorose: via Lavezzi e Cavani, ha preso Higuain; via Higuain, ha speso più di cento milioni su talenti dall’avvenire luminoso (noi che vediamo all’opera tanti presidenti attenti ai bilanci, da Lotito a Della Valle fino a Pallotta, ci accorgiamo che quasi mai rimettono sul mercato il denaro incassato dalla partenza dei loro campioni: guardate cos’è accaduto quest’estate con Candreva, Marcos Alonso o Pjanic). Eppure i risultati ci sono, perché il Napoli è appena arrivato secondo dietro all’invincibile Juve e ora è al comando della classifica. Eppure la filosofia scelta per restare al vertice è quella del calcio spettacolo, uno show pieno di gol che attrae la gente e conquista perfino i tifosi avversari.

    De Laurentiis, insomma, è il presidente che tutti vorrebbero. Quasi tutti, dai: se hai uno sceicco, un magnate russo o anche semplicemente un Agnelli, allora puoi farne a meno. Nel mondo degli altri, dei ‘normali’, a noi sembra però che non abbia eguali. Certamente non ne ha in Italia, dove grandi imprenditori di casa nostra, proprietari stranieri o semplici azzeccagarbugli della finanza non riescono nemmeno ad avvicinare il suo Napoli.

    A De Laurentiis rimproverano i biglietti cari (una curva a 40 euro) e certamente hanno ragione, ma non è che in altre realtà i costi per entrare allo stadio siano tanto inferiori. Lo accusano di usare toni sbagliati e di sicuro a volte, magari spesso, gli capita. Sono ancora furibondi per l’addio di Higuain e forse non si accorgono del bel gruppo che è nato dalla cessione - dolorosissima, ovvio - del Pipita.

    Insomma: se osservano con attenzione cos’è il Napoli oggi, e lo paragonano a ciò che sono la Roma, la Lazio e la Fiorentina, ma anche il Milan o l’Inter (in attesa di sviluppi cinesi), i tifosi azzurri non possono che esserne orgogliosi. Così sembra a noi che siamo lontani, ma non troppo. Chi la pensa in modo differente, ce lo dica: ci interessa conoscere i motivi - se ce ne sono anche altri - che hanno determinato una posizione così dura contro De Laurentiis. E ci fa piacere parlarne con voi.

    @steagresti

     

    Altre Notizie