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    De Laurentiis, basta navigare tra falsi e falsetti: fai grande il Napoli di Ancelotti

    De Laurentiis, basta navigare tra falsi e falsetti: fai grande il Napoli di Ancelotti

    • Marco Giordano
    In principio fu forse Sabaly, forse Arias, si è passati al no a Sabaly, al si ad Arias. Quindi addio ad Arias, ma anche a Sabaly. Poi, un terzo portiere con varie sfumature: falso, falsetto, falsissimo o veretto. Insomma, il giochino fatto da De Laurentiis con la compiacenza della radio ufficiale non sentenzia certezze, ma soprattutto ha rotto. Ha rotto i sottili equilibri del mercato, ha rotto diversi rapporti, ha rotto parte della considerazione internazionale che Ancelotti iniziava a dare al Napoli. Soprattutto, ha rotto le scatole: ai tifosi soprattutto, facendo diventare un appuntamento istituzionale, come una comunicazione presidenziale, una sorta di giochino stucchevole apparso anche pilotato che ha tolto spazio, invece, ad un uomo misurato nella comunicazione, come Carlo Ancelotti, che potrebbe mostrare più e meglio il volto del Napoli nel mondo. Insomma, è da ritenersi una fortuna che il ritiro stia volgendo al termine, da questo punto di vista. “Cavani? Sono voci che nascono in ogni mercato, quando finirà questo mercato ci si dovrà preparare al mercato di gennaio: ho dei giocatori fantastici e la fortuna di allenarli. Non mi interessano sinceramente giocatori di altre squadre”. Con poche parole, Ancelotti ha messo la pietra tombale alla ridda di voci sulla questione top player, seppellendo con l'eleganza una questione fatta di indiscrezioni mai verificate e di catene whatsapp messe in giro da fenomeni da baraccone buoni per il circo e molto meno per l'informazione.

    CHI PERDE SPIEGA. Un grande uomo di sport come Julio Velasco ha sintetizzato in modo splendido un topos del calcio: chi vince festeggia, chi perde spiega. Parlare tanto significa, allora, voler spiegare. Ed il comportamento di De Laurentiis sembra esser quello di chi ha la necessità di spiegare continuamente una sconfitta, come se fosse stato lui il primo a non aver mai del tutto incassato il colpo Juve-CR7. Inoltre, lunedì prossimo, data 30 luglio, finirà il ritiro di Dimaro con diversi punti interrogativi. Le condizioni di Meret, le condizioni di Ghoulam, la mancanza di un terzo/secondo portiere, l'assenza del quarto terzino in rosa. Insomma, in questi giorni si è spiegato tanto, tantissimo: ma, vinto, sul mercato pochissimo. Perché la rosa è più forte dello scorso anno, ma sulla carta ha visto aumentare il gap dalla Juve, con un'Inter potenzialmente sempre più vicina. Banale pensare che sarà il campo a parlare: perché bisogna chiarire con fermezza quali sono gli obiettivi. Se si chiederà ad Ancelotti di vincere, allora sarà il tecnico, questa volta, a dover spiegare. Perché, così come è, questa rosa non è completa neppure numericamente: per evitare questo, De Laurentiis dovrebbe smettere di parlare ed iniziare ad agire.

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