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  • Napolimania:| Ora tutto sull'Europa League

    Napolimania:| Ora tutto sull'Europa League

    In pochissimi giorni tante belle cose che il Napoli aveva costruito con fatica sono andate repentinamente distrutte: nelle quattro sconfitte consecutive si leggono tre ko in altrettante competizioni diverse (Europa League, campionato e Coppa Italia), ma anche il tris di batoste incassate al San Paolo. Lo stadio di Fuorigrotta era inviolato in Europa da ben 18 anni, mentre in campionato lo era da otto mesi. E infine l'ultima sconfitta ha sancito l'eliminazione prematura dalla Coppa Italia, col Napoli messo fuori da un Bologna molto rimaneggiato. Gli azzurri hanno lasciato la competizione con la coccarda tricolore sul petto, e quindi da campioni in carica: una piccola umiliazione che ha lasciato sotto shock non solo i tifosi, ma gli stessi giocatori e l'allenatore. E nel mezzo di questi passi all'indietro e record mandati all'aria è arrivata la penalizzazione di due punti e i sei mesi di squalifica per Cannavaro e Grava. 

    In pochi giorni sembra che sia crollato una buona parte del castello che proteggeva il Napoli dalla cattiva sorte, e anzi lo proiettava verso traguardi importanti. Sbagliava chi vedeva nella sconfitta di campionato con l'Inter una grande prestazione da parte degli azzurri. In realtà quello era l'inizio della fine, perché pur giocando con grinta e impegno il Napoli manifestò l'incapacità di avere la maturità e la concretezza di una squadra che deve lottare per lo scudetto. Non a caso contro il Bologna al San Paolo sono arrivate due sconfitte negli ultimi minuti di gioco, in quella che una volta era 'la zona Mazzarri'. E proprio il tecnico ora deve ricomporre questi pezzi e rimettere il Napoli in piedi: i valori di questa squadra vanno sfruttati, ma soprattutto serve trovare la compattezza e mettere fine a certi errori. Non solo quelli dei giocatori, ma soprattutto quelli in fase di mercato, e su certe politiche societarie molto discutibili. 

    Tra queste quella di far giocare l'Europa League alla seconda squadra, una scelta azzardata (undici riserve in campo) che ha quasi rischiato di mettere fuori il Napoli. Da gennaio ci saranno molti meno impegni (non a caso si è fuori dalla Coppa Italia), quindi non c'è alcun motivo per tenere i titolari in panchina nel doppio confronto col Viktoria Plzen a febbraio. Col campionato compromesso il Napoli deve sfruttare l'accoppiamento favorevole (anche in ottica ottavi) per arrivare almeno fino ai quarti e giocarsi questo sogno. Il miglior Napoli, quello dei titolari, può misurarsi in questa competizione con discrete ambizioni. I tifosi vogliono coltivare questo sogno, e la società deve lasciar perdere strane idee sull'impiego delle seconde linee. Naturalmente prima si dovrà passare per il mercato: anche in quel caso è indispensabile non commettere errori, perché molti dei problemi del Napoli sono arrivati da una campagna acquisti pasticciata.

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