Parliamo dal dato statistico più vicino: contro la Fiorentina i tre attaccanti del Napoli messi in campo da Mazzarri non hanno fatto un solo tiro in porta. E questo senza contare Marek Hamsik, che resta un centrocampista. Volendo andare un po' più indietro, è capitato solo una volta che l'attacco azzurro (Hamsik-Lavezzi-Cavani) fosse rimasto a secco per due gare consecutive. Accadde nello scorso campionato, contro Milan e Brescia. Allora, però, mancava un certo Lavezzi. E il Pocho mancò in entrambe le gare. Stavolta, invece, Lavezzi è mancato a Verona, ma con la Fiorentina c'era, anche se non al 100%. Un precedente pericoloso, quindi, perché gli azzurri proprio non sono abituati a rimanere a secco di gol. La squadra di Mazzarri, come dimostrano questi semplici dati, è abituata a segnare.

Nella scorsa stagione, dopo il 3-0 subito a San Siro, arrivò lo 0-0 al San Paolo contro il Brescia. Il Napoli poi si riscattò vincendo 3-1 al Parma. Ma l'attacco all'asciutto per due partite di fila arrivò soltanto tra febbraio e marzo. Questa volta siamo soltanto alla fine settembre. Di sicuro va considerata la precaria condizione di Lavezzi: non è vero che Mazzarri lo fa giocare solo se al 100%. Il Pocho gioca sempre, basta che stai in piedi, o quasi. La dimostrazione che di certo la squadra non la fa Pondrelli. Per Mazzarri il gioco della punta argentina è fondamentale, che sia o no al massimo della condizione. Ma con Lavezzi a mezzo servizio, o comunque non al meglio, si fa fatica.

Ne risente Cavani, che non ha palloni invitanti e corre a vuoto (ma generosamente) per aiutare i compagni in difesa. Hamsik resta quasi sulla linea del centrocampo, andando a contrastare e tentando di portare palla. Ma senza gli spazi aperti da Lavezzi lo slovacco non riesce ad inserirsi e a rendersi pericoloso per fare male sotto porta. Il Napoli deve sperare che il Pocho recuperi presto la condizione, perché se anche un bomber come Cavani risente dell'assenza del Pocho, la questione gol può diventare davvero un problema. Con tante partite in pochi giorni c'è subito la possibilità di riscatto, ma i giocatori hanno anche meno tempo di recuperare: insomma, la coperta è corta.