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No da Goldman Sachs: il Milan prova a rifinanziare il debito con Merrill Lynch

No da Goldman Sachs: il Milan prova a rifinanziare il debito con Merrill Lynch

Problemi per Yonghong Li. Gli advisor del presidente del Milan sono al lavoro per rifinanziare il debito contratto per l’acquisizione della società rossonera. Yonghong Li, che dovrà rimborsare entro un anno il prestito di 303 milioni di euro (più interessi) al fondo statunitense Elliott, non otterrà il rifinanziamento dalla banca d’affari Goldman Sachs in quanto non esistono in Cina garanzie sufficienti per il debito di Mister Li. Adesso - secondo Il Sole 24 Ore - gli advisor del presidente rossonero ha intavolato contatti con un’altra banca d’affari, cioè Bofa Merrill Lynch.

Questo il pezzo pubblicato oggi da Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore, all'interno del suo blog personale, presente sul sito del noto quotidiano economico: “La strada è segnata e al momento sembra l’unica possibile per l’azionista Yonghong Li per non finire, alla scadenza dell’ottobre del prossimo anno, direttamente nelle mani del fondo statunitense Elliott. Le trattative per il rifinanziamento del Milan stanno continuando e dovrebbero entrare nel vivo all’inizio del prossimo anno. Al lavoro c’è l’avvocato Riccardo Agostinelli, dello studio Gattai Minoli Agostinelli, esperto di rifinanziamenti alle squadre di calcio visto che nel passato ha già ideato l’architettura dei rifinanziamenti dell’Inter (lavorando per il club) e della Roma (direttamente per conto del finanziatore). Le discussioni, secondo le indiscrezioni, avrebbero ormai preso una direzione precisa. Nei mesi scorsi erano state intavolate trattative parallele con due banche americane, cioè Goldman Sachs e Merrill Lynch. Ma fin dall’inizio l’opzione con Merrill Lynch era apparsa la più praticabile. E proprio in quella direzione, Agostinelli starebbe lavorando con il suo team. Costantemente informato è l’amministratore delegato Marco Fassone, che proprio con Agostinelli nell’aprile scorso era riuscito in zona Cesarini a trovare il supporto finanziario di Elliott per fornire a Yonghong Li i capitali restanti necessari per l’acquisizione da Fininvest. Da rifinanziare ci sono tutti gli oltre 300 milioni che sono serviti alla proprietà cinese per chiudere l’operazione sul Milan e forniti da Elliott: 180 milioni direttamente per l’acquisizione e più di 120 milioni per finanziare il Milan tramite l’emissione di due bond sottoscritti dalla stessa Elliott. In più ci saranno da pagare gli interessi al fondo Usa per qualche decina di milioni.La struttura resta la stessa utilizzata per altre operazioni simili: la creazione di una newco nella quale far confluire tutte le attività che generano diritti che finirà in pegno alla banca finanziatrice. A propria volta Merrill, se l’operazione andrà in porto, dovrebbe emmetere dei bond da far sottoscrivere a investitori a caccia di opportunità high-yield.
Ma il condizionale è d’obbligo. Il piano di rifinanziamento è complesso, ma resta l’unico in mano a Yonghong Li al momento, visto che sembra difficile riuscire a cedere una minoranza del club rossonero”.

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