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  • Number 1: Akinfeev imbattibile, ma non chiamatelo Yashin

    Number 1: Akinfeev imbattibile, ma non chiamatelo Yashin

    Occhi di ghiaccio, talento da campione. Igor Akinfeev non è solo uno dei migliori portieri in circolazione, è anche l'uomo dei record del calcio russo e un punto di forza della nazionale guidata da Fabio Capello, che ha vinto tutte le prime quattro partite di qualificazione al Mondiale in Brasile 2014. Senza dubbio il gruppo F è sulla carta uno dei più abbordabili, ma in 360 minuti la Russia non ha preso nemmeno un gol, l'unica nazionale a riuscirici in tutt'Europa dopo le prime quattro giornate. Merito di una fase difensiva che ha fatto passi da gigante sotto la gestione di Don Fabio e dei balzi di Akinfeev, che ha vinto da solo la sfida con il Portogallo di Ronaldo con almeno tre interventi miracolosi.

    I numeri del numero uno di Vidnoe sono quelli del predestinato: esordio nel campionato russo con il suo CSKA Mosca appena 17enne, poco dopo debutto in nazionale e con 18 anni e 1 mese è il più giovane partecipante a EURO 2004. Nel 2005 è tra i protagonisti assoluti dei successi del CSKA, che si aggiudica la Russian Premier Liga, la Coppa di Russia e soprattutto la Coppa UEFA (Akinfeev è il portiere più giovane ad aver vinto da titolare questo trofeo). Nella sua carriera ha vinto per tre volte il premio di miglior numero uno di Russia (2008, 2009, 2010) e una volta quello di miglior giovane portiere d'Europa (2008).

    Svezzato da Dasaev, uno degli estremi difensori più forti dell'URSS, Akinfeev è stato accostato fin da piccolo a Yashin, un paragone che non regge. Perchè l'ex numero uno della Dinamo Mosca è stato il migliore di sempre della storia sovietica e l'unico portiere ad aver vinto il pallone d'Oro. 

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