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  • OM, che rimpianto Mazzarri

    OM, che rimpianto Mazzarri

    Con i se e con i ma si fa ben poco, ma quando le cose non vanno per il verso giusto, spesso ci si interroga sul come sarebbe andata se solo le scelte fossero state diverse. É il caso di Labrune, presidente del Marsiglia, che dopo l'addio di Bielsa ha scartato alcuni tecnici d'esperienza per assecondare il volere dei suoi soci. In lizza c'erano anche Mazzarri, Prandelli e Spalletti. Ecco quanto scrive l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport:

    "Ogni cronista di mercato ha le sue fonti, così come ogni presidente ha i suoi consiglieri. Quelli di Vincent Labrune, presidente dell’Olympique Marsiglia, non devono essere stati molto lucidi, se è vero, come ha ammesso lui stesso, che lo hanno convinto la scorsa estate a scartare la pista italiana al momento di scegliere il successore di Bielsa nel giro di dieci giorni. Oggi il Marsiglia nelle mani di Michel è una squadra che non riesce a decollare e forse un tecnico italiano avrebbe potuto fare davvero la differenza. «Avevo una quarantina di candidature - l’ammissione di Labrune - ma in ultima instanza ci eravamo focalizzati su quattro-cinque nomi. Quelli che caddero in primis furono Spalletti e Mazzarri». Mazzarri non lo convinceva per il modulo (il 3-5-2), così Labrune aveva sondato Prandelli (incassando un no) e incontrato Donadoni. Alla fine s’è fatto condizionare dai soci e ha scelto Michel, «un giocatore che mi aveva fatto sognare negli anni Ottanta». Schiavo della nostalgia, ha perso il treno per il futuro..."

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