Gabriele Oriali, ospite al programma televisivo Undici di Pierluigi Pardo, giornalista di Sport Mediaset, ha parlato a 360° della sua avventura all’Inter. Questi alcuni frammenti dell’intervista.

“Facchetti? Penso che è stato un grande un amico e un fratello maggiore. Per tutti noi era un punto di riferimento, compresi i tifosi. E’ ancora oggi una figura che all’Inter non si può sostituire”.

“Io e Mourinho abbracciati dopo Barcellona-Inter al Camp Nou? Uno scatto che conservo sul telefono. Ovviamente sono momenti che non scorderò mai, sono ricordi bellissimi. Mou colpiva perché sapeva arrivarti, ti toccava dentro. Quest’amore dei tifosi per lui rimane perché dopo più di quaranta anni è riuscito a portare l’Inter nuovamente sul tetto del mondo. E posso confidarvi che un mese prima mi disse in anticipo che avremmo vinto tutto...”.

“Mazzola mi mandò via da dirigente? Premetto che fu un mio compagno di squadra, e con Facchetti era un’istituzione per noi giovani. Poi appena diventò dirigente il rapporto cambiò perché ogni anno ero sul mercato. Direttamente non mi cacciò, andai via dall’Inter perché il contratto non mi venne rinnovato...”.

“Calciopoli? Su quest'argomento non voglio rilasciare dichiarazioni. Se ne sono dette e sentire troppe. Meno se ne parla meglio è...”.