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  • Palermo:| Ecco i nuovi leader

    Palermo:| Ecco i nuovi leader

    • D.V.

    Senza scomodare Darwin potremmo parlare dell'evoluzione della specie del calcio. Ovviamente trattiamo del Palermo. Argomento di cui iniziammo a discutere dopo la prima partita di campionato, immaginando che l'arrivo degli sloveni avrebbe cambiato gli equilibri rosanero più di quanto si potesse immaginare. E così è stato, tanto che questa squadra ci sembra completamente diversa da quella dello scorso anno. Anzi, da quella che Delio Rossi aveva in mente appena a metà agosto.

    Intanto per il modulo. Come abbiamo detto il 4-3-2-1 sta prendendo il sopravvento, mandando in soffitta il rombo. Anche se non sarà sempre praticabile per l'evidente abbondanza di punte. Non metta al riparo da defaillance difensive (anche a Firenze ci sono state) ma consente a Pastore di esprimere il suo talento a tutto campo con più tranquillità. Rispetto al 4-3-1-2, Ilicic copre più di un attaccante e Bacinovic (ma questo col modulo non c'entra) in fase di contenimento vale più di Liverani.

    Dunque Pastore sta cambiando ruolo, tattico e psicologico, all'interno della squadra. Da terminale offensivo sta ricominciando a giocare a tutto campo, come provò a fare lo scorso anno prima che recuperasse Liverani. Senza tuttavia risultati di rilievo, tanto che Zenga lo cambiava regolarmente. Perché oggi ci riesce? Perché oggi El Flaco sta diventando un leader accettato da tutti, anche dai più anziani? Nulla accade per caso e la risposta è una sola: perché l'argentino è cresciuto tantissimo.

    Un processo più rapido del previsto, in un solo anno il suo modo di stare in campo è cambiato completamente. Va dato atto a Delio Rossi di averci lavorato bene, anche sotto l'aspetto atletico. Lo scatto e la progressione sul secondo gol a Firenze un anno fa non sarebbero stati nelle sue possibilità. Oggi ha resistenza alla fatica, alle botte e visione di gioco nella scorsa stagione impensabili. Pensiamo che anche l'esperienza mondiale gli sia stata molto utile.

    Se Pastore è cresciuto Ilicic potrebbe essere il 'grimaldello' con cui scardinare le difese che al Barbera si vengono a chiudere. Da anni il Palermo non aveva un centrocampista tanto bravo a calciare dalla distanza. Certamente lo è Miccoli, tanto che spesso ha risolto le partite più bloccate con conclusioni impensabili. Ma in genere il Pibe è molto più marcato di Ilicic. E poi i due giocano in posizioni del campo diverse. Siamo convinti che le capacità balistiche di Ilicic potrebbero aiutare il Palermo a espugnare il Barbera. Dove non ha ancora vinto, a conferma che questa è una squadra completamente diversa da quella dello scorso anno. Che in casa invece non perdeva un colpo.

    (Giornale di Sicilia)

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