Dopo una grande stagione al Chievo, era arrivato a Palermo insieme al tecnico Pioli e per lui si prefigurava un ruolo chiave nel nuovo assetto rosanero. Ma l'esperienza di Pioli si è chiusa ancora prima che il campionato cominciasse. E da titolare inamovibile Andrea Mantovani è diventato ben presto una riserva di lusso. Una situazione difficile, durata diversi mesi. Poi, con Mutti, tutto è cambiato: l'ex clivense è tornato a occupare il posto che gli competeva, titolare duttile del reparto arretrato, capace di giocare da centrale come sulle fasce, nella difesa a quattro come in quella a tre. Nel finale di campionato, poi, ha persino indossato la fascia di capitano.

E oggi, con il probabile addio di Silvestre e con un reparto composto in prevalenza da giovani, per Mantovani si prospetta una stagione da protagonista, un faro per i vari Munoz, Milanovic e Labrin. 'Sono felicissimo di essere al Palermo e di sentire la fiducia da parte della società - dice -. Credo comunque che questa fiducia me la sia guadagnata sul campo e con il sudore, soprattutto da gennaio in poi. Prima, sono stati mesi veramente difficili'.

(La Repubblica - Edizione Palermo)