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  • Palermo, Migliaccio:| 'Voglio trofeo e Nazionale'

    Palermo, Migliaccio:| 'Voglio trofeo e Nazionale'

    • D.V.

    Giulio Migliaccio, lei è uno dei veterani di questa squadra. Come vede vecchi e nuovi compagni?
    'È vero, questo è il quarto anno che gioco in rosanero, ma nel corso di questi anni la società ha mantenuto inalterata l'ossatura base della squadra. Anche quest'anno lo zoccolo duro è rimasto e sta aiutando a inserirsi i nuovi compagni. Poi c'è Rossi che sta lavorando alla pari con tutti, soprattutto con chi non aveva svolto il ritiro con lui'.

    Un lavoro diverso rispetto a quello dello scorso anno?
    'In effetti sì. Con Zenga facevamo tanto lavoro sulla sabbia, molte amichevoli, meno distanze. Rispetto a Rossi sono due metodologie completamente diverse. Solo il tempo ci dirà come sarà andata anche se pure con Zenga il lavoro in ritiro aveva dato i suoi frutti'.

    La parola d'ordine è ripartire da zero, ma è anche vero che l'obiettivo non può che essere quello di migliorarsi.

    'Ripartiamo da zero nel senso che questo campionato ricomincia dimenticando quello trascorso. È anche vero però che negli ultimi due anni il Palermo ha fatto benissimo. Abbiamo ottenuto qualcosa come 130 punti e non possiamo non ripartire da questo. Siamo una squadra ambiziosa e non possiamo certo parlare di salvezza. L'obiettivo è l'Europa con un occhio particolare alle prime quattro posizioni'.

    Se dovesse fare una classifica delle tre competizioni che andrete a disputare, quale metterebbe al primo posto?
    'A me piacerebbe alzare un trofeo. Mi piacerebbe vincere qualcosa di importante con la maglia rosanero. Soprattutto vorrei andare il più avanti possibile in Europa. Uno dei rimpianti più grandi della mia carriera è stata l'eliminazione al primo turno di Coppa Uefa contro il Mlada Boleslav. Ecco perché vorrei fare tanta strada in Europa'.

    Con l'avvento di Prandelli in Nazionale, un pensierino all'azzurro lo fa anche lei?

    'Certamente. Ormai da qualche anno le mie prestazioni sono costanti e di buon livello. Adesso che c'è un nuovo allenatore partiamo tutti alla pari e anche io, come tutti i miei colleghi, spero nella Nazionale'.

    Torniamo al Palermo, tra i nuovi chi l'ha impressionata di più?
    'Certamente Kasami. Non lo conoscevo e ho visto che è un giocatore molto potente. Ha fatto bene anche Rigoni'.

    Questo Palermo secondo lei è completo?
    'Non lo so. Certo che abbiamo da giocare su tre fronti e chiunque arriverà non potrà che dare il suo apporto. Del resto, quello che conta è che chi arriva lo faccia sapendo che viene in una piazza ambiziosa dove si gioca per vincere'.

    Quanto pesa l'assenza di Cavani?

    'È un ottimo giocatore, ma è stato rimpiazzato in maniera egregia da Maccarone che è uno che ha sempre segnato tanto'.

    Quanto peserà quella di Kjaer?
    'Diamo tempo a chi è in ritiro e soprattutto ricordiamoci che i primi tempi nemmeno Kjaer era il giocatore che abbiamo imparato a conoscere'.

    (La Repubblica - Edizione Palermo)


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