Tanti considerano Conte come uno dei pochi allenatori in grado di poter migliorare dalla panchina la prestazione della propria squadra. Come? 'Con il suo carisma e la sua cattiveria agonistica', spiega l'ex centrocampista del Palermo Di Donato, giocatore di Conte nella sua prima esperienza da tecnico, ad Arezzo nel 2006. 'È un animale da panchina - prosegue il centrocampista, ora all'Ascoli -, ha fame, quando entra dentro al rettangolo di gioco si trasforma. Sono pochissimi gli allenatori capaci di fare la differenza come fa lui. Ha anche il merito di saper tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Tutti lo seguono e non guarda in faccia nessuno. Non posso che avere ottimi ricordi di lui'.

'La Juve con Antonio in panchina ha una marcia in più, farà la differenza come ha fatto l'anno scorso. Buona parte dei meriti per la vittoria dello scudetto sono suoi', dice Nicola Amoruso. L'ex attaccante è l'unico giocatore insieme a Del Piero a essere stato sia compagno di squadra che alle dipendenze di Conte (all'Atalanta, stagione 2009-10). 'È sempre stato un punto di riferimento, in campo si vedeva che sarebbe diventato un allenatore. Già allora ci guidava e ci caricava. È molto bravo nella comunicazione, riesce a trasmettere con chiarezza messaggi e idee alla squadra. Per il Palermo sarà ancora più difficile'.

Conte ripartirà trovandosi di fronte uno dei tecnici per cui prova maggiore stima. L'allenatore bianconero e il tecnico dei rosa Gasperini si conoscono dalla fine degli anni '90, quando Conte era ancora un giocatore e il Gasp allenava nel settore giovanile della Juventus. 'Si stimano moltissimo, lo so per certo - rivela Giorgio Perinetti -. Conte ha sempre apprezzato il lavoro di Gasperini. Alla Juventus ho lavorato a stretto contatto con entrambi. Li unisce anche la figura del preparatore atletico Ventrone, uno che attua una preparazione adatta ai grandi ritmi delle loro squadre. Conte terrà sulle corde la Juventus, è adrenalina pura. Il mio rammarico sarà quello di non poterlo riabbracciare. Ci tenevo ad accoglierlo personalmente a Palermo'.

(Giornale di Sicilia)