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  • Palermomania:| Errori vecchi e nuovi

    Palermomania:| Errori vecchi e nuovi

    Premessa: per chi scrive, almeno Pescara, Chievo e Siena sono più scarse del Palermo. Questo assioma - o presunto tale - salva per effetto domino il Palermo? Assolutamente no: le stagioni vengono determinate dagli episodi e da mille possibili contingenze, quindi occhio. Continuando così, la squadra di Gasperini si candida honoris causa alla Serie B. Subito dopo la debacle di Roma, per la prima volta l'allenatore ha fatto una lavata di capo mediatica ai giocatori, avvisando che d'ora in poi farà una cernita per capire, 'fra quelli che sono attaccati alla maglia', chi può essere effettivamente utile e chi no.

    Tutti avvisati, ed è giusto così. Che il Palermo è una squadra mediocre ce lo siamo detto tante volte. Proprio per questo bisogna evitare di aggiungere errori marchiani sul piatto di questa mediocrità. Secondo noi, il primo a sbagliare a Roma è stato proprio Gasperini: cambiando modulo all'insegna del 'prima non prenderle' - dentro Kurtic, un centrocampista, fuori Ilicic, un trequartista - il tecnico ha fatto passare un messaggio di paura (dunque di per sé sbagliato) alla squadra, che si è arroccata in difesa. Un protocollo di suicidio di fronte alla zemaniana Roma, strabiliante davanti e avvilente dietro.

    Noi perseveriamo nella nostra convinzione secondo la quale Gasperini è un bravissimo allenatore, ma anche i bravi sbagliano. La pietra dello scandalo è il ripescato Pisano: l'esterno ex Varese già palesava enormi limiti nel suo ruolo, tant'è che per fortuna Gasperini gli ha preferito Morganella (a proposito, in bocca al lupo Michel: il ct della Svizzera Hitzfeld ha detto che lo segue), dunque perché spostarlo in una mattonella non sua? Giusto per dirne uno, perfino un '93 come Almici, oggi al Lanciano ma di proprietà dell'Atalanta, offrirebbe molte più garanzie di lui pur avendo messo insieme soltanto una manciata di presenze in B.

    Agli errori nuovi va sommata la vecchia pervicacia. A nostro parere, sarebbe il caso di non insistere più su Rios. Non si è mai visto un incontrista che non vince un contrasto e che viene regolarmente superato, costringendo il compagno di reparto Barreto a farsi in quattro; in più, l'uruguaiano non rischia mai una giocata, preferendo passare il pallone in orizzontale o, peggio, all'indietro. Il procuratore di Rios ha adombrato la possibilità di riportarlo in Messico già a gennaio. Proceda pure, nessuno lo rimpiangerebbe. Qualora si perdesse la Serie A, invece, ci sarebbe tanto da rimpiangere. Ma siamo sicuri che se Gasperini non snaturerà più il suo Palermo commettendo errori evitabili, la salvezza sarà... impresa semplice.

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