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  • Palermomania:| La giusta accoglienza

    Palermomania:| La giusta accoglienza

    Non c’è soltanto Pastore nell’album degli ex rimpianti dai tifosi del Palermo. E con Nocerino il tarlo del dolore, in un certo senso, è ancora più forte: se per Javier, infatti, viale del Fante è stato inondato di petrodollari, per il bell’Antonio - no, quello era Cabrini - Zamparini si è dovuto accontentare di 500mila euro. Storie bizzarre di mercato, dove qualcuno fa l’affare - Milan, elementare Watson - e qualcun altro piange lacrime di rimpianto su un contratto in scadenza. Non si poteva fare altrimenti: Nocerino nutriva altre ambizioni e il Palermo lo avrebbe perso a costo zero.

    Chi scrive è un estimatore del centrocampista napoletano e il successo dell’ex numero 23 rosa lo riteneva un passo quasi fisiologico. Certo, magari non in queste proporzioni, sebbene Nocerino avesse le stimmate del grande centrocampista. Che in un prato di talenti come quelli rossoneri può sbocciare liberamente. A Palermo, invece, la qualità generale era più bassa. E non c’era un mostro come Ibrahimovic che spalanca la porta con una spizzata di testa o un appoggio di petto. In Sicilia, Rossi è stato maestro di tagli e inserimenti, un’arte che Allegri ha cesellato e Zlatan suggellato.

    Adesso i gol in campionato sono otto - il record precedente di sette per un centrocampista del Milan apparteneva a Benetti - due in più del suo primato personale (sei a Piacenza in B) e cinque oltre lo score massimo raggiunto a Palermo. E intanto Antonio continua a sgobbare sul campo. Più gioca e più corre: la verità è che più gioca e meglio sta. Proprio come Zanetti, idolo dell’altra sponda dei navigli. La meritatissima evoluzione ha portato l’allievo della Juventus a mandare in visibilio San Siro. Qualche mese fa era il più umile Barbera. Domani tornerà per raccogliere gli applausi che gli spettano da ex. Un ex tanto rimpianto quanto amato.

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