Dall'altroieri il Palermo ha messo in vendita i mini-abbonamenti '5 gare', validi per i prossimi cinque impegni interni della squadra contro Milan, Sampdoria, Catania, Juventus e Fiorentina. Una decisione a più menti di Lo Monaco e dell'ufficio marketing della società per riportare la gente allo stadio. Lodevole, non c'è che dire. Non per i 'vecchi' abbonati, esattamente 9.286, che a inizio stagione hanno sottoscritto la tessera facendo un salto nel buio: la squadra e l'organigramma erano nuovi, i programmi anche. E non c'era il volano di questi ultimi risultati positivi ad accendere l'entusiasmo.

La maggior parte di quei 9.000 e rotti storce il naso e leva gli scudi: si sentono 'penalizzati'. Eppure, dando un'occhiata ai prezzi, l'iniziativa del Palermo ci sembra salomonica. Prendiamo come riferimento le curve: un abbonamento intero 'all season' costava 190 euro, dunque, dividendo per le 19 gare interne di campionato, 10 euro a partita. Il mini-abbonamento '5 gare', invece, costa 95 euro, dunque quasi 20 euro a incontro, esattamente il doppio. I costi progressivi seguono tutti questa legge, proprio per tutelare i vecchi abbonati che di colpo non sono certo diventati dei fessi.

In generale, la tifoseria non abbonata ha accolto con favore la genialata di Lo Monaco perché, in buona sostanza, ricompatta la gente e la rilancia vicino alla squadra. A nostro parere, stante la positività di quanto partorito in viale del Fante, si potrebbe comunque dare uno zuccherino a quei 9.286. Ad esempio, perché non regalare l'ingresso al 'Barbera' per una partita di Coppa Italia? Al Palermo costerebbe poco o niente, ricevendo di contro i sorrisi del pubblico, quello che più conta in questo momento non facile. Lo Monaco, vecchio volpone, ci starà già pensando. E logica suggerisce che di iniziative simili per i tifosi ne arriveranno ancora.