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  • Pallone d'oro, l'Italia furiosa non vota. Giustissimo: Buffon merita rispetto

    Pallone d'oro, l'Italia furiosa non vota. Giustissimo: Buffon merita rispetto

    • Stefano Agresti
    Elenco dei paesi che votano per il Pallone d’oro: … Israele… Jamaica… E l’Italia, che doveva stare lì in mezzo, dov’è finita? Dimenticata? Macché: clamoroso, non ha espresso giudizi. Né il ct Conte, né il capitano Buffon: scheda bianca, zero preferenze. E per una volta, per un giorno, abbiamo la sensazione di essere rappresentati da una federazione con i controcavoli.
     
    Non ha votato, l’Italia, per protesta: questo è quanto trapela e la Figc non smentisce (una conferma, in pratica). Perché ha protestato? Semplice: perché Buffon, il portiere più grande della storia, ancora oggi indiscutibilmente uno dei migliori tre del mondo (assieme a Neuer e a chi volete voi), non è stato incluso nemmeno nell’elenco iniziale dei candidati per questo benedetto Pallone d’oro, che ogni anno crea tante discussioni. Erano addirittura cinquantanove, i calciatori di quel primo gruppo, e ben cinque di questi erano portieri: oltre al tedesco anche Courtois, De Gea, Bravo e Ospina.
     
    E’ chiaro che, dal punto di vista tecnico, si tratta di un obbrobrio: Buffon non solo è il migliore di tutti come valore assoluto, ma ancora oggi - alla soglia dei 38 anni - è come minimo il secondo di questo elenco per rendimento (e in tanti momenti si ha la sensazione che in realtà il numero uno sia ancora lui). Non sappiamo se sia stata una dimenticanza da parte della Fifa, oppure se la scelta sia stata politica o geografica: di sicuro è stata vergognosa.
     
    Appurato ciò, non era obbligatorio che la Federazione scegliesse una strada così eclatante per manifestare il proprio dissenso. E ci ha fatto una gran bella impressione che Tavecchio abbia ispirato, sottoscritto o assecondato una decisione del genere. C’è chi fa notare che si è anche approfittato del vuoto di potere al vertice della Fifa: se insomma la nomenklatura del calcio mondiale fosse stata ancora solida al potere, sarebbe stato molto più difficile portare avanti una protesta del genere.
     
    Ma a noi questo non sembra così importante: Fifa o non Fifa, finalmente la nostra Federazione - tradizionalmente asservita a chiunque - ha trovato il coraggio di compiere un atto d’orgoglio in difesa del suo fantastico capitano. Dopo Optì Poba e i mangiatori di banane, l’ebreaccio e gli omosessuali da tenere lontani, Tavecchio s’è comportato da presidente con i controcavoli. Ma non è che oggi smentisce tutto e spiega che il voto di Conte e Buffon non è arrivato alla Fifa per colpa delle Poste?

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