L’AD DELL’INTER ERNESTO PAOLILLO IN ESCLUSIVA AI MICROFONI DI SKY SPORT NEL PRE PARTITA DI CHIEVO-INTER

La squadra crede ancora al terzo posto?

La squadra ci crede ancora, come ci crede tutta la società. Noi, come società, siamo contenti che loro ci credano perché ne abbiamo bisogno e perché è fondamentale. E’ un campionato in cui abbiamo visto che stanno frenando tutti, prima o poi tutti frenano e rallentano. Noi abbiamo frenato molto più degli altri, ma può capitare a tutti di rallentare e fermarsi. Noi dobbiamo credere fermamente nel terzo posto perché vuol dire dare anche ai tifosi la soddisfazione della Champions, oltre che alla società. Dobbiamo crederci perché tutto è ancora possibile. Non dimentichiamo che manca ancora un buon numero di partite che rendono tutto possibile.    

Dopo la cessione di Thiago Motta, perché prendere un giocatore infortunato come Guarin, che non è potuto essere utile a Ranieri?

Dipende dall’ottica in cui si vede l’affare, l’opportunità. Sapevamo che il giocatore era infortunato, ma crediamo che una volta guarito sia uno di quei giocatori che fanno la differenza. Quindi la scelta era: lasciarlo perdere e non poterlo prendere a giugno perché, una volta guarito, probabilmente sarebbe andato da un’altra parte, o prenderlo e aspettare che guarisse. Abbiamo scelto la seconda opportunità, può darsi che abbiamo sbagliato, ma io sono convinto che sia stata una scelta buona perché ha permesso comunque di assicurarsi il giocatore