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  • Parma, Lucarelli:| 'Gioca chi merita'

    Parma, Lucarelli:| 'Gioca chi merita'

    • L.T.

    "Sotto l'aspetto tattico abbiamo lavorato tanto con mister Marino e sappiamo cosa dobbiamo fare quando scendiamo in campo. Dobbiamo migliorare nei dettagli e nell'attenzione, che però arriva con le gare ufficiali". Questo il punto della situazione del Parma fatto da Alessandro Lucarelli nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, che poi prosegue: "Nelle amichevoli qualcosa a livello di tensione si lascia per strada. Da domenica però si farà sul serio e ognuno si farà trovare pronto". Parlando invece degli avversari spiega: "Andiamo ad incontrare una squadra che ha vinto il campionato di B e si è rinforzata. Una formazione temibile che dovremo affrontare al massimo delle nostre potenzialità".

    Il Brescia in questi ultimi giorni si è molto rinforzato, soprattutto nel reparto offensivo con gli acquisti di Eder e Diamanti. Giocatori che possono creare problemi alla vostra difesa?

    "Penso che questi ultimi due acquisti siano molto importanti. Eder, non ha mai giocato in Serie A, ma nella passata stagione nel campionato cadetto ha fatto più di venti gol. Ricordo quando lo abbiamo affrontato a Frosinone, ci aveva messo in difficoltà. Diamanti è un altro che riesce a fare la differenza. Andiamo ad incontrare una squadra che ha vinto il campionato di B e si è rinforzata. Una formazione temibile che dovremo affrontare al massimo delle nostre potenzialità".

    Allenamenti a porte chiuse, c'è il rischio che aumentino le pressioni su di voi?

    "Questo assolutamente no. Ci alleneremo a porte chiuse perché il mister vuole provare alcune soluzioni tattiche che proporremo domenica e, come è normale che sia, non vuole siano anticipate. Stiamo lavorando a livello tattico e sicuramente, da qui a domenica, troveremo la soluzione migliore".

    Lei ha sottolineato il valore del Brescia. Tutti parlano di salvezza, ma il Parma non sarà mica al livello del Brescia?
    "Noi l'anno scorso eravamo una neo promossa, poi a fine campionato siamo arrivati ottavi. Chissà che il Brescia non sia quest'anno il Parma dell'anno scorso. Noi non dobbiamo pensare di essere più forti di loro, ma a dare il massimo, a fare le cose per bene e ad avere la giusta umiltà. E' questa che ci ha fatto ottenere dei risultati l'anno scorso. La nostra squadra è sicuramente migliorata a livello tecnico, ma dobbiamo mantenere quell'atteggiamento mentale e quell'umiltà che avevamo l'anno passato. Solo così potremmo toglierci soddisfazioni. Però è normale che il nostro obiettivo iniziale sia la salvezza, il campionato scorso non ci dà nessun vantaggio in termini di punti. Si riparte tutti da zero".

    Personalmente come si avvicina a questa stagione?

    "Come sempre, con la giusta tranquillità emotiva, con la giusta concentrazione e determinazione. Come ho fatto in questi anni. Partire è sempre bello, la prima ha un sapore particolare. C'è voglia, da parte mia e dei miei compagni, di iniziare con il piede giusto".

    Nell'anno passato è stato impiegato sia come centrale che come terzino sinistro. Quest'anno in che ruolo pensa di giocare?
    "Quest'anno siamo in tanti e siamo coperti in ogni reparto. Se non ci dovesse essere in squadra un terzino sinistro disponibile, per infortuni o squalifiche, io ovviamente. Quest'anno però il mio ruolo sarà centrale di sinistra".

    Già da due stagioni un Lucarelli va in gol alla prima di campionato.

    "Speriamo di ripeterci. Per Cristiano, ma soprattutto per me".

    Con la partenza di suo fratello cambiano anche alcuni equilibri a livello personale?
    "Onestamente direi di no. Io ero qua e problemi non ne avevo, ma come fratello mi interessava sapere cosa sarebbe successo e dove sarebbe andato. Una volta trovata la soluzione giusta, sono stato contento per lui. Vorrà dire che ci ritroveremo da avversari, come l'anno scorso".

    L'anno passato lei è stato uno dei più costanti nel rendimento. Quest'anno qual'è l'obiettivo personale?

    "E' quello di far bene, di confermarsi. Poi vorrei essere d'esempio per i compagni, perché con l'età si comincia a dare qualche consiglio ai più giovani. A trentatré anni ci si deve comportare con la massima professionalità, cercando con comportamenti di essere da guida per gli altri".

    Tante le novità quest'anno, dall'allenatore ai giocatori. A che punto è il Parma?
    "Noi abbiamo una buona base. Sotto l'aspetto tattico abbiamo lavorato tanto con mister Marino e sappiamo cosa dobbiamo fare quando scendiamo in campo. Dobbiamo migliorare nei dettagli e nell'attenzione, che però arriva con le gare ufficiali. Nelle amichevoli qualcosa a livello di tensione si lascia per strada e si commettono alcune piccole ingenuità. Sono convinto che sotto questo aspetto da domenica si farà sul serio e ognuno si farà trovare pronto. E' un mese e mezzo che giochiamo e potremmo proporre le nostre giocate fin da subito".

    Prima parlava della sua esperienza. Si candida ad un ruolo di guida?

    "Nessuna candidatura. Un ragazzo giovane che arriva si guarda intorno e vede come si comporta gente come Morrone, Crespo, Paci, Lucarelli, Zaccardo. Deve avere dei punti di riferimento. Ci sono giocatori che hanno più esperienza e devono guidare il gruppo in maniera positiva. Quando si parla di mix tra giocatori giovani ed esperti si fa riferimento a queste cose".

    Il mister ha dato delle gerarchie a livello di reparti? In particolare in quello difensivo in cui gioca lei?
    "No, gioca chi merita. Poi è normale che il mister richieda ai centrali difensivi, che sono quelli che vedono tutta la squadra, di chiamare e di parlare ai compagni per suggerire le coperture e i movimenti".


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