Il successo contro il Pescara non ha soltanto regalato una buona Pasqua a tutti i tifosi del Parma. E' stato un momento fondamentale nel corso del finale di stagione della squadra guidata da Roberto Donadoni. Perché era necessario portare a casa quei tre punti, e quelli sono arrivati nel migliore dei modi possibile. Vincendo e convincendo.

La squadra ha dimostrato di essere tornata in buone condizioni fisiche e di poter sopperire all'assenza di Jaime Valdés, parso decisamente sotto tono nelle ultime apparizioni e assente per squalifica contro il Pescara. Addirittura Marco Marchionni si è destreggiato con buone qualità in cabina di regia. Ma, soprattutto, c'è stato spazio per tre giocatori che sinora non avevano quasi mai visto il campo.

Il primo è ovviamente Sotiris Ninis, un centrocampista offensivo che Donadoni ha fatto fatica a inquadrare tatticamente anche per limiti fisici piuttosto evidenti. Non dispone di una grande stazza e non ha un grande spunto in velocità. Contro il Pescara, però, si è posizionato da interno destro - il ruolo ricoperto da Marchionni nel resto della stagione - e ha ben impressionato.

La sensazione è che d'ora in avanti Donadoni dovrà sempre di più tenerlo in considerazione per una maglia da titolare, considerando che è un giocatore a titolo definitivo del Parma che non è ancora stato valorizzato in questa stagione. Bene ha fatto anche Filippo Boniperti dal momento del suo ingresso in campo. Un nipote d'arte che si sta allenando con una ferocia mai vista e, dopo aver risolto alcuni problemi al ginocchio, è diventato uno dei papabili per un posto in attacco.

Senza dimenticarsi di Alberto Cerri, il ragazzo del momento. Sedici anni e già un esordio in Serie A, con un fisico impressionante e qualità da vendere. Donadoni lo terrà in squadra per tutto il mese di aprile, prima che parta con l'Under 17 per le finali dell'Europeo di categoria. Un messaggio forte e chiaro per l'altro giocatore che sta tremendamente mancando all'appello: Ishak Belfodil. Lui, invece, deve darsi una mossa.